Durante il periodo di emergenza, il lavoro degli insegnanti non è diminuito. D’altronde, lavorare senza avere contatto con gli alunni può risultare alquanto difficile. E’ necessario fare tutto da casa, preparare lezioni, correggere i compiti assegnati. Allo stesso tempo, bisogna dedicare tempo anche alle attività che non sono legate all’insegnamento, come tutte quelle che vengono definite ”attività collegiali”.
Quali sono le attività collegiali?
Le attività collegiali consistono non solo nella partecipazione ad aggiornamenti ma anche ai consigli di classe, interclasse e intersezione, programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti
Quante ore vengono dedicate a queste attività?
Le attività in questione, possono impiegare annualmente un totale di 40 ore. Nell’ultimo periodo, molti docenti, avevano sottolineato che in molte occasioni erano state superate le 40 ore annuali. In alcuni casi, sono superate anche le 100 ore annuali, che quindi superano di gran lunga il massimo previsto. La questione è stata denunciata al Ministero che si è subito difeso.
Secondo quest’ultimo, il limite di ore non è obbligatorio, nonostante ci sia un articolo della costituzione dedicato ad esso. Per questo, è possibile in più casi superare il limite delle 40 ore annue, cosa che avviene molto spesso.
Di conseguenza, negli ultimi tempi, il Tribunale di Torino, ha accolto la richiesta degli insegnati poiché ciò va oltre le norme contrattuali stabilite per i doveri degli insegnati. Per questo motivo, è necessario stabilire una sorta di compenso come risarcimento delle ore in più, dedicate in particolar modo al Collegio docenti.
In base a quanto citato nel CCNL, occorre includere la mansione come ore aggiuntive non relative all’insegnamento. Di conseguenza, il compenso previsto per tali ore extra è di € 17,50 per ogni ora che supera le 40 ore stabilite. Ovviamente questo calcolo è fatto in baso alle ore in più che effettua ogni docente durante il collegio. I 17,50 euro sono moltiplicati per il numero dei docenti coinvolti.