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Attesa per il nuovo DPCM: l’Italia verso un “lockdown light”

Atteso il Nuovo DPCM: l’Italia va verso un “lockdown light” simle al modello tedesco, con restrizioni differenziate in base all’indice di rischio e diversi altri fattori.

Diverse però le situazioni ancora da modulare per questo motivo non si ha ancora una comunicazione ufficiale per quello che riguarda il nuovo DPCM.

Il governo, che già ieri nella persona del Premier Giuseppe Conte, aveva reso nota la necessità di coesione tra forze politiche ed enti locali, ha oggi convocato un nuovo vertice con Regioni, Comuni e Province.

L’incontro previsto per le 15,30 di questo pomeriggio è poi slittato ale 17,00.

Il nodo centrale restano le restrizioni previste.
L’ipotesi più accreditata è quella di una divisione del territorio in base alla criticità della situazione sanitaria e altri parametri che andiamo adesso a mostrare nel dettaglio.

Non solo l’indice rt (indice repricabilità del virus), ma anche la capacità del sistema sanitario di sopperire allo sforzo, parliamo quindi di posti letto e terapie intensive e il numero di focolai presenti nel territorio.

Una divisione in scenari che, porterebbe a chiusure non generalizzate come accaduto nello scorso marzo, ma territoriali.

E’ proprio la questione di chiusure differenziate che crea malcontento nelle regioni. Infatti, alcuni dei governatori, tra i quali quelli delle regioni che rischiano misure più severe, richiedono linee guida nazionali uguali per tutti.

Un nodo essenziale, che rischia di far saltare il tavolo delle trattative, anche perchè esponenti della comunità scentifica e delle forze politiche, hanno paventato l’ipotesi che alcune regioni, ma anche il governo stesso, potrebbero non essere trasparenti nella comunicazione dei dati . Ipotesi smentita con forza dal sottosegretario di Stato alla Salute, Zampa, che ha così commentato: «Io spero e credo di non vivere in un Paese dove i presidenti di Regione truccano i dati. Voglio credere che nessuno arrivi a questo».

Il presidente della Regione Campania, Vincenza De Luca, nel frattempo sottolinea la necessità di essere pronti con aiuti concreti alle categorie maggiormente colpite dal nuovo DPCM. Un esempio, sicuramente commercianti e  guide turistiche, ma anche musei e tutto il comparto cultura. Inoltre, sarà necessario , sempre secondo il presidente De Luca, pensare a congendi parentali per tutti coloro che hanno figli di età sino ai sedici anni, in modo da aiutare le famiglie, soprattutto in caso di chiusura della didattica in presenza.

Accolta, anche se non con qualche polemica, l’apertura del governo da parte delle forze di opposizione. Tra le proposte avanzate, quella di Matteo Salvini, di avere un occhio di riguardo per le persone anziane, che rappresentano la parte più fragile della società.

Sempre nell’ottica della coesione tra maggioranza e opposizione, previsto questo pomeriggio un incontro tra il Presidente della Repubblica Mattarella i presidenti della Camera e del Senato, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, dove il tema centrale sarà sempre l’emergenza sanitaria.