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Assunzioni personale educativo per il comune di Napoli

Il consigliere Carmine Sgambati si sfoga sui social e fa chiarezza dopo la seduta del consiglio comunale.

Si è tenuta ieri presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino alla presenza di 21 consiglieri la seduta del consiglio comunale della città di Napoli.

Seduta sospesa per mancanza dei numeri legali necessari per l’approvazione degli argomenti all’ordine del giorno.

Gli argomenti sui quali discutere e deliberare non erano pochi, tra gli altri la questione dell’assunzione di personale educativo per la scuola d’infanzia e primaria. Una possibilità già bocciata dall’organo di revisione contabile, che però è stata ugualmente posta al giudizio del consiglio comunale.

La mancanza del numero legale per procedere alla seduta del consiglio comunale non ha impedito al consigliere Carmine Sgambati di dare la sua opinione sul quesito. Il consigliere ha lasciato ai canali social la sua personale opinione sull’argomento.

Ne fa un discorso di diritti il consigliere, che si chiede se ne esistano di serie A e di serie B, se sia giusto portare avanti la tesi dei diritti costituzionali quando si prova a scavalcarli, anche dinanzi ad un parere contrario.

Il diritto allo studio, prosegue Sgambati, è senza dubbio inalienabile, ma occorre usare giudizio e non slogan pubblicitari perché la res pubblica e il buon governo sono altro affare.

Non un discorso da giurista il suo, ma più che altro, un parere politico volto a sottolineare quelli che per lui sono al momento i problemi dell’amministrazione napoletana.

Il post lasciato sulle pagine facebook non lascia spazio a libera interpretazione, il messaggio è chiaro e non può generare fraintendimenti. Se si parla di diritti allora bisogna occuparsi di tutto e tutti senza perseguire la moda del momento, cita il diritto al lavoro il consigliere Sgambati, facendo riferimento alla questione  degli agenti di polizia Metropolitana per i quali erano stati stanziati fondi per nuove assunzioni che di fatto non sono avvenute, ma anche il diritto alla salute che non sempre è messo al centro del dibattito.

Sgambati non ci sta e affonda nella fase finale del suo intervento paragonando il progetto dell’amministrazione comunale del capoluogo partenopeo ad un’astronave – “che doveva attraversare lo spazio solenne dei valori più sacri e universali e che finisce in monopattino tra buche e sanpietrini.”- per citare le esatte parole  del consigliere.