giovedì 30 Gennaio, 2025
3.3 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

Arte digitale. La nuova frontiera della pittura

Arte digitale. La nuova frontiera della pittura. Nell’immaginario collettivo è ancora molto radicata   l’idea romantica del pittore con tavolozza, pennelli e cavalletto. Nel suo atelièr oppure en plein air. Un’idea tuttavia destinata rapidamente a cambiare grazie alla rivoluzione informatica .

Certo gli artisti continueranno sempre  a creare con i mezzi tradizionali. Ma dobbiamo abituarci all’idea nuova che anche  il computer è uno strumento attraverso il quale l’artista può esprimere le sue visioni ed emozioni.

Ogni  creativo dunque  può liberamente scegliere  i mezzi e i supporti più consoni alla sua sensibilità, che si tratti di oli, acrilici o pixel.

 

 

Tipi di arte digitale

L’arte digitale ( o Computer Art) inizia a diffondersi a partire dagli anni ’80 , epoca dell’inizio della diffusione del PC. Ruota attorno a un concetto base, ossia l’uso delle tecnologie informatiche. Grazie alle quali  trasforma tecniche e generi tradizionali (pittura, scultura, disegno, fotografia)  in generi nuovi attraverso  strumenti come il mouse, la tavoletta grafica, i software (es fotoritocco) e lo scanner.

Numerosi e vari sono i tipi di arte digitale: fotografia digitale, arte digitale integrata (tecnica mista), pittura digitale, fotopittura. Altri tipi più complessi si basano sull’uso di algoritmi e frattali (generati tramite calcoli matematici) nonchè sulla  mappatura delle proiezioni (monumenti o in piccola scala)

Il mercato dell’arte digitale

Uno dei principali vantaggi dell’arte digitale, facilmente veicolabile tramite i social, è la possibilità per gli artisti di farsi conoscere da un pubblico più vasto, rispetto al ristretto pubblico dei visitatori di  gallerie e musei.

Dall’altro lato l’arte digitale è per sua natura fungibile ( ossia se ne possono fare infinite copie) . Questa sua caratteristica  ne aveva sino a poco tempo fa limitato il collezionismo . Concetti tipici dell’arte tradizionale (autentica, certificato di proprietà, compravendita)  non erano facilmente applicabili. Ma nel 2017 sono stati creati gli NFT (token non fungibili) .

In poche parole ogni NFT è un contratto che funge da certificato di autenticità e di proprietà. Così si può assegnare a un’opera d’arte digitale il carattere di unicità o di scarsità (ossia tiratura limitata a un certo numero di copie) rendendone possibile il collezionismo e la vendita all’asta.

Di recente ha fatto notizia la vendita condotta dalla Casa d’Asta Christie’s per 69 milioni di dollari di un NFT associato all’opera digitale EVERYDAYS: THE FIRST 5000 DAYS dell’artista Beeple. Nessuna differenza dunque  tra acquistare un quadro, una foto, una scultura e un’opera di digital art. Che comunque rimane visibile a chiunque su internet, e seppur  possa essere ricopiata con uno screenshot, tuttavia  porta la dicitura del proprietario.

La Criptoarte vede la creazione di opere d’arte legate alla tecnologia block-chain,  sopratutto conosciuta inizialmente nel mercato finanziario. La blockchain è un registro pubblico di dati che tiene traccia degli scambi di proprietà digitali fra soggetti diversi.

Il futuro dell’arte digitale

Quali saranno le prossime tappe? Col prossimo avvento di computer basati sulla meccanica quantistica, si apriranno scenari creativi impensabili per l’arte digitale

Per non parlare della cosiddetta Prompt Art (o Arte Generativa) ossia  l’arte creata dalla AI (intelligenza artificiale)

Nel 2026 a Milano verrà inaugurato il Museo Nazionale di Arte Digitale nell’ex Albergo Diurno di Porta Venezia. Sarà il primo in Italia e uno dei primi al mondo.

Scienza e arte,  creatività e programmazione, si incroceranno sempre più. Sperando tuttavia che sia sempre la mente umana a creare tramite l’AI. Ma è proprio sicuro che un domani con l’intelligenza artificiale non ci saranno artisti digitali autonomi dalla mente umana?

.

 

Dario Nicolella
Dario Nicolella
Medico oncologo e dermatologo, con la passione per la scrittura, l'arte e la poesia. Autore di saggi su tematiche toponomastiche, storiche, mitologiche (sirene, luna) ed artistiche (cupole e chiostri napoletani) riguardanti in particolare località campane, nonchè di numerose sillogi poetiche. Vincitore di premi letterari.