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Archeotrekking: un viaggio alla ricerca della libertà

L’archeotrekking, banalmente conosciuto come escursione, è una forma di viaggio sviluppatasi negli ultimi anni, soprattutto in Italia.

Diverse sono le mete e gli itinerari da percorrere rigorosamente a piedi, spesso diroccandosi e avventurandosi tra cunicoli stretti, ruscelli, rocce, sentieri rocciosi e fitta vegetazione.

Archeotrekking: sentieri, montagne e natura

Un viaggio, o meglio, un’esperienza a contatto con la natura, che però prevede una certa resistenza fisica, e soprattutto tanta voglia di adattarsi.

Come abbiamo accennato all’inizio, in Italia, soprattutto in questi ultimi tempi, tale formula turistica si è particolarmente sviluppata nelle diverse regioni del Paese.

Tra le regioni più  scelte, la Campania, con la ricca vegetazione e la vasta presenza di ambienti naturali ed incontaminati.

Uno dei sentieri più amati dal viaggiatore che sceglie l’archeotrekking, si trova nel Cilento, ed è Il Sentiero del Mediterraneo.

Un ambiente selvaggio, che si costella di salite ripide e discese altrettanto tali, ottimo per il turista-viaggiatore che ama questo genere di esperienza. Oltre al viaggio a contatto con la natura, è possibile anche ammirare un panorama imperdibile.

Ovviamente per questo tipo di viaggio, bisogna munirsi di abbigliamento adeguato, e soprattutto osservare attentamente la segnaletica, per evitare di incorrere in pericoli vari.

Un viaggio diverso, una vera e propria esperienza di vita

L’archeotrekking consente al viaggiatore stufo della solita vacanza, di concedersi un’esperienza diversa, talvolta faticosa, ma che sicuramente appaga corpo e mente. Dalle ultime indagini condotte dagli enti turistici, evince che il turista appassionato di archeotrekking, ama visitare luoghi impervi, e poco “comodi”, lasciandosi trasportare da un forte senso di libertà.

Sempre in Campania, precisamente ad Ischia, il turista più appassionato, potrà visitare un luogo che racconta la natura vulcanica dell’isola, passeggiando tra la fitta vegetazione costituita soprattutto da castagneti.

Si parte dal comune di Serrara-Fontana, proseguendo poi attraverso un paesaggio selvaggio sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli. Un luogo particolarmente apprezzato, che ogni anno sono soliti visitarlo, soli o accompagnati da guide esperte.

Il percorso infatti non è molto semplice, soprattutto per la presenza di burroni, ma la maggior parte dei viaggiatori dediti all’archeotrekking affermano di ricercare proprio ciò: la cosiddetta “ebrezza della paura”.

Salerno, Ischia, Amalfi, Capri, sono tutti tasselli di un’unica formula di viaggio: l’acheotrekking, che ora anche in Campania accompagna i visitatori dediti ad attività “estreme” a contatto con la natura.

Cunicoli, grotte, torrenti, corsi d’acqua, ma anche lunghe scarpinate a piedi, non necessariamente in estate quando il sole scotta, ma anche in autunno, sono gli aspetti principali che caratterizzano questo genere di viaggio.

L’archeotrekking è una modalità di viaggio a piedi sempre più richiesta, oltre che per gli enormi benefici fisici che comporta, anche per l’immensa possibilità che offre di liberarsi dalle tensioni, riscoprendo luoghi incontaminati che costituiscono l’identità di una località.