Ma a questo punto, non è meglio che restino zitti gli arbitri italiani? Se devono dire cose insulse, senza significato e per di più poco lusinghiere per alcuni giocatori al di sopra di ogni sospetto, perchè non continuano a tacere. Viene il dubbio che i vertici CAN sappiano tutto della deficitaria propensione a comunicare dei loro fischietti e di conseguenza non gli permettono di parlare. Come a liberarsi di un “mappazzone” allo stomaco mai digerito ( …e non si capisce perchè), l’oramai ex fischietto lombardo Paolo Mazzoleni ha dichiarato che Marek Hamsik per lui era insopportabile. Hamsik? Ma abbiamo capito bene? Ma stiamo parlando del giocatore del Napoli, quello che è andato in Cina? Lo slovacco? Possibile?… o c’è stato uno scambio di persona? Siii, sicuramente ci sarà stato un errore nella trascrizione dal bergamasco all’italiano, che ha fatto uscire fuori il nome di uno dei calciatori più seri, equilibrati ed educati della storia centenaria della serie A. Se così non è stato, allora, quello che abbiamo pensato tutti noi napoletani, nell’agosto 2012, quando “sior Paolo” firmò uno dei suoi indimenticabili capolavori, a Pechino, non fosse frutto di cattivi pensieri dovuti all’acerba ferita sanguinante di una sconfitta del tutto immeritata (finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus finita 4-2 per i torinesi) ma scaturivano da constatazioni che con la rabbia del momento non avevano nulla a che fare. Eppure credevamo che gli ultimi conti in sospeso che il direttore di gara in questione, potesse avere con i napoletani, fossero stati saldati con Inter-Napoli nel dicembre scorso, quando permise la vittoria nerazzurra contro i partenopei nell’unico modo possibile, quello di cacciargli il suo miglior uomo, Koulibaly offeso e dileggiato dagli spettatori di San Siro per tutta la gara, senza che lui alzasse un dito per impedirlo. In queste ore, intervistato a kiss kiss Napoli da Walter De Maggio, il nostro ha fatto una parziale marcia indietro dicendo che con l’ex capitano azzurro non vi era nulla di personale ma trattavasi solo di poca empatia; beato chi ci crede, diciamo noi al signor Mazzoleni che in questa famosa intervista ha raccontato “con rammarico” di un rigore concesso a Del Piero in un Juventus-Genoa d’annata che fu dato dopo aver chiesto al calciatore bianconero se il fallo fosse avvenuto fuori aria. All’ovvia risposta di quel gentiluomo, diede, sbagliando il penalty che per la cronaca, non solo era fuori di due metri dall’area di rigore ma, cosa non menzionata, il contatto incriminato con la divina gamba di “pinturicchio” (con la p minuscola) fu letteralmente inventato da un tuffo spettacolare ma eticamente indecente del giocatore numero dieci. Questo è stato l’ arbitro Paolo Mazzoleni che “stranamemte” dichiara inoltre di aver apprezzato più di ogni altro il calciatore Leo Bonucci e al quale auguriamo una vita lunga e felice… ma lontanissima dai campi di calcio.