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Anestesia: nel 1842 viene usata per la prima volta

Il 30 marzo 1842 per la prima volta nella storia dell’umanità viene usata l’anestesia attraverso nell’ambito di un’operazione chirurgica eseguita dal dottor Crawford Long. Quindi per fortuna furono abbandonati tutti gli altri metodi più obsoleti, segnando così una rivoluzione epocale, in grado di aiutare la chirurgia.

L’anestesia venne usata per la prima volta dal dottor Crawford Long in una operazione chirurgica. Prima di allora per alleviare il dolore venivano usati i metodi più creativi: botte in testa, oppio iniettato in vena con le penne d’oca usate per scrivere, supposte di tabacco.

Andando avanti, ovviamente si evolve anche la conoscenza erboristica e grazie ad essa si scoprirono le proprietà sedative di narcotici come l’oppio, la mandragora e la Cannabis indica. Anche la mandragora era un analgesico naturale, infatti molti medici di Pompei la coltivavano nei loro giardini.

Come altro metodo alternativo, si utilizzava il cloroformio, il quale ha convinto il mondo del suo potere anestetico grazie alla nascita dell’ottavo figlio della regina Vittoria d’Inghilterra, venuto al mondo mentre la regale madre era sotto l’effetto del cloroformio, per far accettare al mondo l’uso di questo anestetico. Però l’utilizzo del cloroformio si rivelò molto tossico perché provocò anche molti morti. In un trattato di chirurgia italiano dell’epoca si raccomandava di proteggere la pelle del viso nel versarlo su una pezza piegata più volte, perché qualche goccia, cadendo, poteva causare piccole ustioni.

La vera svolta nella guerra al dolore è grazie al protossido di azoto, il quale, con l’etere: una sostanza con gli stessi effetti “esilaranti” meno tossico del cloroformio e dalle caratteristiche simili a quelle di molti anestetici moderni.

Il più rapido a coglierne le potenzialità come anestetico fu invece un dentista americano, Thomas Green Morton: il 16 ottobre 1846 nella sala operatoria del Massachusetts General Hospital di Boston diede la prima dimostrazione pubblica dell’efficacia anestetica del gas.