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Andrew Tate: “arrestato per una pizza”

Andrew Tate è stato arrestato per traffico di esseri umani. 

Secondo il comunicato diffuso dalla Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e il terrorismo della Romania i fratelli, insieme a due cittadini rumeni, “Costituivano un gruppo criminale organizzato per commettere sul territorio della Romania, ma anche di altri paesi, come il Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, il reato di tratta di esseri umani” attraverso il cosiddetto “metodo ‘loverboy'”, attiravano le vittime illudendole con presunti sentimenti, per poi portarle nel distretto di Ilfov, in Romania, dove “Esercitando atti di violenza fisica e coercizione mentale, attraverso intimidazioni, sorveglianza costante e controllo, sono state sfruttate sessualmente dai membri del gruppo e costrette a compiere atti allo scopo di produrre e diffondere attraverso piattaforme di social media materiale pornografico”.

Ad incastrarlo il video critica contro Greta Thuberg. 

Andrew Tate, inizialmente bannato da Twitter per poi essere riammesso, presentatosi come un vero e proprio guru per i ragazzi che vogliono “guadagnare facilmente soldi”, ha attaccato la giovane Thunberg, definendola paladina della giustizia. 

Una delle tante polemiche che contraddistinguono l’esistenza del 35enne; l’uomo ha doppia cittadinanza americana e britannica, e ha acquisito quella che si potrebbe definire “notorietà”, nel 2016, a seguito dell’espulsione dall’edizione britannica del Grande Fratello.

Nonostante ciò, i suoi video, hanno continuato a circolare sul web, secondo alcune ipotesi grazie ai fan che sono riusciti a condividere contemporaneamente i contenuti su tante piattaforme, in modo che diventassero virali. 

Tate aveva scritto all’attivista ambientalista di possedere 33 auto con «enormi emissioni»; lei gli aveva risposto senza troppi giri di parole. L’attivista svedese, lo invitava a “farsi una vita” scherzando anche sulle dimensioni degli organi sessuali del campione. 

Il Tweet di Tate rivolto a Greta Thunberg si concludeva con un invito alla ragazza, alla quale l’uomo chiedeva di scrivergli il suo indirizzo mail per mandarle l’elenco delle sue auto, così da poter calcolare il totale delle sue emissioni. È stato proprio questo aspetto a dare all’attivista di rispondergli a tono, con quel tocco ironico e pungente che l’ha sempre contraddistinta. 

La ragazza gli ha risposto:  “Scrivimi all’indirizzo mail smalldickenergy@getalife.com”.

La risposta alla Thunberg è arrivata in modo celere, con un video nel quale si vede Tate fumare un sigaro e mangiare una pizza consegnata a domicilio da una nota catena locale romena, con la scatola e il logo della pizzeria in vista. Proprio quel video ha aiutato le autorità romene a rintracciare l’uomo, tratto poi in arresto.  Ricevuta la notizia dell’arresto, l’attivista ha ironizzato: “Ecco cosa succede quando non ricicli le scatole della pizza”.

L’arresto di Andrew Tate in realtà non sorprende, essendo l’uomo un reazionario di destra, da sempre incline alla violenza nei confronti delle donne. Un vero e proprio negazionista su molti temi, delicatissimi e gravi, tra i quali la violenza sessuale. Questa volta però, Tate si è espresso contro la crisi climatica, a suo avviso inesistente.

Tate, assieme al fratello erano ricercati da aprile, e il video sociale ha fatto scattare il blitz delle forze dell’ordine nella sua villa. I due non hanno finora parlato, ma il loro avvocato ha confermato l’arresto.

Una vicenda che si è conclusa male per il beniamino del web reazionario, zittito non dall’attivista che si batte su temi ambientali e climatici, ma dalle autorità che lo cercavano da aprile. 

La popolarità e il consenso acquisiti negli anni, con incitazioni alla violenza e i contenuti sessisti, non sono serviti a nulla. La legge ha fatto il proprio corso.