Le storie d’amore lasciano sempre un segno, e a volte non solo in chi le ha vissute da protagonista, ma anche in chi le ha ascoltate, raccontate, persino sognate.
Una di queste belle storie di grande amore è certamente quella che ci riporta allo splendore del Regno di Napoli, e dell’amore eterno tra Ferdinando I delle due Sicilie e la bella Lucia Migliaccio, Duchessa di Floridia.
I due si erano conosciuti durante la permanenza del Re in Sicilia, costretto dall’avvento a Napoli dei francesi di Murat.
Diciamo che la giovane vedova, bella ed in forma smagliante, nonostante le sette gravidanze, colpì immediatamente il cuore di Ferdinando, che di certo non disdegnava la bellezza femminile, ed è quindi probabile che, visto l’esilio della regina Maria Carolina in Austria, tra i due si sia subito creata una particolare vicinanza.
Fatto sta che, poco dopo la morte della regina Carolina, il matrimonio tra i due fu cosa fatta.
Si trattò di nozze morganatiche, per cui Lucia non poté mai diventare Regina, ma questo nulla tolse alla bellezza e alla profondità del sentimento tra i due, che li tenne uniti fino alla morte del Re, nel 1825. Appena rientrata a Napoli, la nuova coppia reale venne accolta con entusiasmo dalla cittadinanza: la nuova moglie del re incarnava la tipica bellezza del Sud, e il popolo si riconosceva in lei.
Ferdinando la riempì di regali, fino a farle costruire addirittura, sulla verde collina del Vomero, una villa meravigliosa, ricca di piante, fiori e animali esotici, che, in suo onore, verrà chiamata Floridiana.
Al suo interno poi, fa erigere un altro piccolo e leggiadro villino, sempre dedicato a lei, che si chiama, infatti, Villa Lucia. La loro storia d’amore durò fino all’ultimo giorno di vita di Ferdinando, anzi, per essere più precisi, anche oltre la morte del Re e della sua amata.
Alla morte di Lucia Infatti, venne scoperto l’ultimo regalo che Ferdinando le aveva fatto: non potendo ella, non essendo Regina, essere sepolta nel Mausoleo di famiglia dei Borboni, in Santa Chiara, Il Re aveva lasciato disposto che venisse sepolta, con tutti gli onori del caso, nella Basilica che porta il suo nome, e per l’eternità infatti, riposa ora nella chiesa di San Ferdinando, nell’attuale piazza Trieste e Trento. Quando si dice amore eterno.