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Ammore e Gelosia: leggende di Napoli

Ammore e Gelosia: Nella storia di Napoli, numerose sono le leggende che riguardano l’amore, tante quelle sulla gelosia, e tante ancora quelle che toccano entrambi gli argomenti, fino al culmine di una fine tragica.

Una di queste storie, fa parte delle misteriose leggende che la Città di Partenope conserva nel suo patrimonio culturale.

Si parla del meraviglioso quanto misterioso Palazzo Donn’Anna, situato sul promontorio di Posillipo, con le misteriose entrate per le barche, che sembrano bocche di mostri, pronti ad inghiottire chiunque si avvicinasse al palazzo. Ancora oggi, è una delle residenze più ambite della città. La storia del palazzo, intrisa di mistero, comincia nel 1636, quando la duchessa Anna Carafa di Stigliano sposa quello che, pochi mesi dopo, sarebbe diventato Viceré di Napoli, il duca di Medina Ramiro Felipe Nuñez De Guzman, e porta in dote, tra le innumerevoli ricchezze, il palazzo di cui parliamo, Palazzo Medina, che, da quel momento in poi, prenderà il suo nome, divenendo per tutti i Palazzo Donn’Anna. Qualcuno parla addirittura di una costruzione precedente a questa di cui parliamo, riferita alla Regina Giovanna e ai suoi amanti, portati di nascosto all’interno delle stanze di palazzo e poi fatti scomparire proprio nelle grotte che conducono al mare, ma noi basiamo la nostra storia su quella che è Donna Anna. La Viceregina, tra le varie passioni, coltiva quella per le feste e per il teatro, motivo per cui, all’interno della villa, durante le feste, spesso si creavano degli spettacoli, nei quali recitavano gli stessi ospiti di Palazzo. Leggenda vuole che, durante la messa in scena di uno di questi spettacoli, in una scena particolarmente calda, una giovane protagonista  dovesse baciare il maturo attore protagonista. Non ci sarebbe stato nulla di particolarmente interessante, se i due protagonisti non fossero legati alla duchessa padrona di casa. La giovane e la bellissima Mercedes della Torres è la nipote acquisita di Don Anna, e l’uomo che viene baciato è il nobile Principe di Casapesenna Gaetano, amante della Duchessa stessa. Il bacio probabilmente fu particolarmente appassionato, perché agli applausi finali non si unì quello di Donna Anna.

Ammore e Gelosia: nei giorni successivi, le discussioni tra zia e nipote furono particolarmente aspre, finché un giorno, della bella Mercedes, non si ebbero più notizie: le voci si rincorrevano, il principe la cercava disperatamente, ma non ci riusci’ mai. Qualcuno disse che, per la giovane nipote, la tremenda Donna Anna avesse ripristinato il temibile trabocchetto che esisteva ancor prima dei lavori di restauro di Palazzo, quando era ancora il Palazzo delle Sirene. Un’altra voce circolata fu che, pur di sfuggire alla vendetta della zia, la bella Mercedes si fosse rinchiusa in un convento. Il nobile di Casapesenna la cercò disperatamente, ma senza mai trovarla, fin quando non morì in battaglia. La feroce donna Anna invece, trovò la morte ad attenderla durante i moti di Masaniello. Palazzo donn’ Anna è un altro luogo misterioso e meraviglioso di Napoli, città  dove amore e morte,  bellezza ed orrore, gelosia e vendetta, si rincorrono, si inseguono, a volte senza incontrarsi mai.

 

Immagine in evidenza: Fondazione De Felice