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Amazon, un venerdì davvero black!

Venerdì 23 novembre 2018, il giorno del tanto atteso black friday, giorno di sconti ed occasioni imperdibili, ha preso una piega davvero black per la multinazionale Amazon.

Sono stati infatti migliaia i dipendenti della famosa azienda i quali hanno deciso di attuare un’azione di sciopero durante la giornata più proficua dell’anno.

Le mobilitazioni si sono verificate in Spagna, Germania e Francia ed avevano come ordine del giorno la richiesta di migliori condizioni di lavoro.

A rendere nota la notizia è stato Bloomberg, la nota multinazionale operativa all’interno del settore dei mass media la cui sede legale è sita a New York, ma che vanta filiali in tutto il mondo, ed a confermarlo è stata la stessa azienda di e-commerce.

La famosa agenzia di stampa americana ha inoltre reso noto che si sono verificate, anche in Italia, alcune manifestazioni al fine di mostrare solidarietà nei confronti dei colleghi stranieri.

I dipendenti del magazzino Amazon di San Fernando de Henares, sito nei pressi di Madrid, in particolare reclamano da mesi salari ormai condizioni di lavoro migliori e salari più adeguati.

Gli stessi, quest’anno, sono stati costretti ad incrociare le braccia diverse volte per farsi sentire dagli amministratori.

Il diverbio nasce in ambito sindacale, si è infatti sviluppato nel momento in cui la società ha ritenuto opportuno apportare determinate modifiche ai contratti dei dipendenti, inerenti le condizioni loro condizioni lavorative.

I sindacati hanno spiegato che ai dipendenti viene interrotto il pagamento dello stipendio durante i periodi di malattia o quelli di riposo.

In base a quanto affermato dalla società Usa, invece, i dipendenti vantano in realtà “salari competitivi, un pacchetto completo di benefit e programmi di addestramento innovativi”.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II