Il Sentiero degli Dei, uno dei percorsi naturalisticamente più belli e suggestivi della Campania e del Mediterraneo.
Un tragitto, lungo 10 km, che attraversa i Monti Lattari, snodandosi tra la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina.
Il nome deriverebbe da una leggenda, secondo la quale rappresenterebbe la strada, effettuata dagli dei, per salvare Ulisse dalla morsa delle sirene, presso l’arcipelago di Li Galli.
Ma la fantasia lascia presto spazio alla realtà: con la natura che circonda i visitatori, ricca di biodiversità e panorami mozzafiato.
La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea, mentre la fauna annovera la presenza di donnole, volpi, ricci e falchi pellegrini.
Il sentiero risulta diviso in due tratti: quello “alto”, che da Bomerano giunge a Santa Maria del Castello, sviluppandosi in salita, e quello “basso” (più famoso), in discesa, che va da Bomerano al borgo di Nocelle.
Da quest’ultimo, proseguendo e percorrendo i celebri 1500 gradini, è poi possibile arrivare sino a Positano.
Un sito, il Sentiero degli Dei, rimasto immutato nel tempo, non intaccato da mani d’uomo.
In questo luogo sono stati rinvenuti fossili marini e nelle grotte si avverte tutto il fascino della vita primordiale (come all’interno della Grotta del Biscotto).
Presso Colle Serra, è inoltre presente un‘epigrafe dedicata ad Ettore Paduano, l’escursionista che scopri il sentiero.
Lungo il percorso vi sono delle sorgenti d’acqua fresca, presso le quali poter fare rifornimento e delle zone dove poter riposare, ammirando i punti strategici della costiera, come i Faraglioni dell’isola di Capri, Punta Penna, Monte San Costanzo, la catena dei Monti Lattari e Monte Comune.
Caratteristica è però la sosta presso Fontana Vecchia di Monte Pertuso, sul quale si narra sia stata disputata una battaglia tra la Madonna e Lucifero, le cui tracce sarebbero impresse nella roccia, che presenta appunto un “pertuso” (in dialetto foro).
In realtà si tratta di un fenomeno erosivo, già osservato in costiera amalfitana, che modella le rocce come fossero sculture in pietra.
E infine Vallone Porto, dove si trovano una cascata e un canyon che non ha nulla da invidiare a quelli oltreoceano.
Insomma, un viaggio che vale la pena intraprendere, accolti dalle parole dello scrittore Italo Calvino che, come tanti, rimase letteralmente affascinato dalla magia di questo sentiero, descrivendolo come “quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene, solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”.