Al Pascale di Napoli, è stato sperimentato uno strumento altamente tecnologico, gestibile autonomamente dai vari reparti, in grado di dare la risposta del test in un’ora e 40 a sei persone contemporaneamente. In questo modo, così, ci si adopera per superare due dei problemi principali dell’epidemia che sta colpendo il nostro Paese in questo momento: il tempo di attesa eccessivo per la risposta del tampone e il sovraffollamento dei laboratori.
È toccato al dipartimento di Melanoma e Immunoterapia di Paolo Ascierto, sperimentare per primo questo nuovo metodo. “Una svolta che potrebbe essere usata anche nelle scuole”, dichiara l’oncologo. “lo strumento adottato al Pascale è di facile uso e in grado di dare risposte immediate, adottabile, quindi anche nelle scuole e nei presidi. “In questo momento – dice l’oncologo – in cui c’è un incremento dei contagi e in cui abbiamo tanto bisogno di tracciabilità in tempi brevi questo esame molecolare, in grado di dare risultati subito, rappresenta una vera e propria svolta. Immaginate la possibilità di utilizzarlo nelle scuole, nei presidi, non necessariamente negli ospedali. Il Pascale ha fatto uno studio su questo nuovo test, e se ancora non è stato ratificato dall’Istituto Superore di Sanità, i dati sono molto interessanti”.
Il test è in grado di dare una risposta in un tempo pari a poco più di un’ora, grazie a un kit diagnostico che permette di verificare la presenza di materiale genetico senza la necessità di estrarlo e purificarlo dal campione prima dell’analisi stessa, in quanto viene estratto direttamente nella cartuccia durante il processo analitico dello stesso.
“Il Pascale – dice il direttore generale Attilio Bianchi – non si è mai fermato, e continua a svolgere le proprie attività, tanto di ricerca quanto assistenziali. Abbiamo studiato con grande interesse questa opportunità ed è per noi un orgoglio aver attivamente partecipato, e adesso poter cominciare a utilizzare la procedura per poterla ulteriormente perfezionare”.