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Al Museo di Capodimonte parte il “cantiere trasparente”

Al Museo e Real Bosco di Capodimonte, parte il cantiere “trasparente” per i grandi restauri: da oggi, venerdì 14 febbraio, i visitatori potranno osservare gli esperti al lavoro nelle sale 102 e 104 del secondo piano.

“Si possono vedere le operazioni dei restauratori, sia dietro ai quadri che sulla superficie pittorica, cosa interessantissima e ci saranno dei momenti durante i quali spiegheranno ciò che fanno”. È quanto ha dichiarato il direttore del Museo di Capodimonte, Eike Schmidt.

I visitatori del Museo di Capodimonte si fermano anche ad osservare i restauratori a lavoro, in quello che è stato chiamato “cantiere trasparente”, in due diverse sale del secondo piano. Si tratta di un programma di interventi che coinvolge venti grandi tavole, della collezione borbonica e una della collezione Farnese, datate tra Trecento e Cinquecento. 

I restauri, affidati ad un’impresa specializzata, restituiranno fulgore a opere che poi saranno nuovamente esposte; visibili le opere in attesa di restauro con le caratteristiche velinature, simili a “cerotti”, posizionati lì dove si dovrà intervenire. Il Museo di Capodimonte intanto allarga l’offerta culturale ed artistica, con la presentazione di dipinti poco o quasi mai usciti dai depositi.

Si tratta di opere che non rientravano stabilmete nella narrazione del Museo di Capodimonte, che però da oggi si possono ammirare”, ha dichiarato il direttore Schmidt. Sarà possibile ammirare La loggia con giardino realizzato a quattro mani a fine Seicento da Carlo Maratti e Christian Berentz.

Della Collezione Farnese si potrà ammirare la Disputa sull’Immacolata Concezione, uno dei capolavori di Giovan Antonio de Sacchis detto il Pordenone.

Si tratta di un olio su tavola datato 1529-1530, decorazione della Cappella Pallavicini a Cortemaggiore in Emilia, nella chiesa di Santa Maria Annunciata.

Al Museo di Capodimonte i visitatori potranno osservare da vicino un insieme di dipinti che attraversano due secoli della storia di Napoli, dal 1300 al 1500, delle sue dinastie e le sue chiese, raccontati attraverso i maestri del tempo.