La nostra epoca, è risaputo, è caratterizzata dal ruolo cardine dei media e dei social network, che danno spazio alla voce del popolo. Purtroppo, però, a volte, questo comporta degli svantaggi. Infatti, la tv e i social sono utilizzati come canali di trasmissione di messaggi d’odio e di discriminazione. Ecco, l’ Agcom si è attivata per bloccare il fenomeno.
L’ Agcom, cioè l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha redatto un testo ufficiale in cui comunica la nuova compagna contro ogni forma di espressione che diffonda l’odio, la violenza e la discriminazione di tipo razziale o religioso.
Questa campagna, che si va ad opporre al “Hate speech”, è indirizzata a tutti i canali di comunicazione, quindi televisione, radio e i social network. Sono presi di punta, nel mirino della nuova campagna, tutti i messaggi contro qualsiasi forma di discriminazione e che possano incitare violenza, inclusi gli stereotipi e tutti i tipi di generalizzazioni che derivano da episodi isolati.
Nel dettaglio, l’ Agcom interverrà in seguito a segnalazioni di associazioni e si procederà in base alla circostanza e al problema in questione. Infatti, episodi singoli verranno solo segnalati, mentre episodi con una certa regolarità avranno risvolti più drastici. La piattaforma avrà 15 giorni di tempo per rispondere all’Agcom. Per quanto riguarda i giornalisti, ci si riferirà direttamente all’Ordine.
In casi estremi, si può arrivare anche a sanzioni economiche, che oscilleranno dal 2 al 5% del fatturato.
Il testo è opera dell’Agcom in collaborazione con varie associazioni del settore, società civile ed imprese e l’Ordine dei giornalisti.
Il testo, dunque, non andrà ad bloccare la libertà di espressione ma servirà semplicemente a delineare un sistema di norme più definito per tutti i limiti che, non dovranno più essere sorpassati dai mezzi di comunicazione e social network, per non ledere la dignità del soggetto preso di mira.