L’amore, un sentimento potente, incontenibile, che esercita un potere enorme sulle vite degli uomini, determinandone la felicità o, al contrario, la tristezza. Sin dai tempi più antichi questo affetto così importante trova riscontro nella figura di Afrodite, dea greca dell’eros, dell’avvenenza e della fertilità.
Afrodite, la dea nata dalla spuma del mare
Ci sono svariati miti sull’origine della dea, uno dei quali lega la nascita di Afrodite a Pafo, sull’isola di Cipro, un luogo di rara bellezza.
Afrodite, la cui controparte romana è Venere, compare anche nell’Iliade e nell’Odissea di Omero che identificano come luogo della sua nascita il santuario di Pafos. Davanti ad esso, sopra una conchiglia gigante, si presentò la Dea, figlia di Zeus e Dione. Ci sono alcune discrepanze sulla paternità di Afrodite: in alcuni miti, la dea dell’amore è figlia di Zeus e di Dione, in altri nasce da Urano.
L’ipotesi maggiormente riconosciuta nel mondo greco fu però quella fornita da Esiodo nella Teogonia. In tale opera il poeta greco spiega le origini del nome Afrodite, dal greco aphròs, ovvero schiuma e che la sua nascita fosse provocata dalla spuma marina che rappresentava il seme di Urano e mischiato con l’acqua del mare.
Secondo il mito Urano, l’incarnazione del cielo stellato e divinità primigenia, fu evirato da suo figlio Kronos per volere della madre Gea, la Terra.
L’evirazione di Urano portò alla nascita dei faraglioni, che generarono un’onda dalla quale nacque Afrodite. Precisamente, questo luogo prende il nome di Petra Tou Romiou ed è ubicato sulla costa meridionale dell’isola di Cipro, tra Limassol e Pafos.
Afrodite, l’incarnazione dell’amore nel mondo dell’arte
Data la sua grande influenza nel mondo antico ad oggi ci pervengono numerose testimonianze del culto di Afrodite. Tra le tante opere che ritraggono la dea, ricordiamo alcune sculture e dipinti dal valore inestimabile.
La “Tinted Venus”, una statua realizzata da John Gibson, è contenuta da pannelli di vetro protettivi alla Walker Art Gallery di Liverpool.
Parlando di opere dal valore inestimabile non possiamo esimerci dal citare “La nascita di Venere”, di Sandro Botticelli. Il dipinto è custodito nella galleria degli Uffizi, a Firenze.
Afrodite Cnidia, si tratta di una copia romana di una scultura di Prassitele risalente al 360 a. C. L’opera è considerata il primo nudo femminile dell’arte greca ed è conservata presso il Museo Nazionale di Roma.
La scultura “Venere in bikini” mostra la dea nell’atto di slacciarsi un sandalo, il bambino che tiene per il capo è suo figlio Eros. L’opera, proveniente dal sito archeologico di Pompei, si trova preso il Museo archeologico nazionale di Napoli.
Ultima, ma non per bellezza, è la statua realizzata da Tommaso Solari che caratterizza il noto “Bagno di Venere”, all’interno del giardino Inglese della Reggia di Caserta. L’opera ritrae la dea nell’atto di uscire dalle sponde del lago, circondata dalla natura.
Una figura affascinante, ammaliante, che rappresenta la femminilità, la prosperità e il piacere. Afrodite, simbolo della bellezza eterna, ha ispirato il lavoro di poeti, artisti e letterati di ogni tempo.