Molto poco si sa sul rapporto tra l’imperatore Adriano e il giovane Antinoo: le antiche fonti più vicine al periodo in cui essi vissero sono l’Historia Augusta, del IV secolo d.C., e l’Epitome bizantina di Cassio Dione.
La nascita di Antinoo avvenne il 27 Novembre di un anno, purtroppo, ignoto. Presumibilmente, il 111 d.C., in Bitinia.
Pare che l’imperatore Adriano abbia conosciuto Antinoo durante un suo viaggio in Oriente, intorno al 123 d.C., e che da quel momento i due siano stati inseparabili.
Un rapporto ed una vicinanza che fece immediatamente pensare ad un amore tutt’altro che platonico, fra i due. Adriano era ammaliato dalla bellezza e dall’intelligenza del ragazzo, mentre Antinoo, dal canto suo, era affascinato dalla saggezza dell’imperatore.
Tra loro vi fu un rapporto di estrema complicità e profonda sintonia, di amore e di stima, oltre che di reciproco rispetto e una singolare affinità elettiva. Ma, come tutte le storie più romantiche ed idilliache, per i due amanti non vi fu un lieto fine.
Nel 130 d.C. , mentre Antinoo accompagnava l’imperatore Adriano in Egitto, morì in circostanze misteriose. Molti ritengono che il giovane sia caduto in acqua ed annegato, altri che si sia suicidato, ulteriori voci che si rincorrono parlano di un omicidio passionale per gelosia.
Quel che è sicuro è che il dolore di Adriano, per la prematura scomparsa del suo compagno, fu tale che decise addirittura di divinizzarlo, istituendo nel giorno della sua nascita una apposita festività che lo celebrasse ed ordinandone il culto in tutto l’impero.
L’imperatore, inoltre, fondò in suo onore una nuova città che denominò proprio Antinopoli. Essa era situata proprio sulla riva est del Nilo, luogo in cui, con ogni probabilità, il suo amato aveva perso la vita. In aggiunta, l’immagine del giovane iniziò ad essere riprodotta sulle monete e Adriano ordinò la costruzione di innumerevoli di statue, busti e rilievi del giovane che fece posizionare in in tutte le città dell’impero.
Pare, tra l’altro, che Adriano abbia fatto costruire all’interno della propria villa di Tivoli un imponente monumento funerario, l’Antinoeion, ovvero una tomba-tempio edificata per onorare la memoria del giovane.