L’addio del Reddito di Cittadinanza è ormai alle porte.
La manovra 2023 prevede che per l’anno in corso il Reddito sia erogato nel limite massimo di sette mensilità (e comunque non oltre il 31 dicembre 2023).
Quella di luglio per molti sarà l’ultima ricarica e da agosto gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia resteranno senza sussidio, in attesa di iscriversi dal 1° settembre al nuovo portale web del Governo.
Il limite temporale non si applica per i percettori del reddito di cittadinanza che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro.
In quanti assisteranno all’addio del Rdc? Secondo una stima dell’Ufficio parlamentare di bilancio, gli esclusi sarebbero il 22,9 per cento delle persone che oggi risultano beneficiarie della misura.
Si parla di oltre 500 mila cittadini.
Sempre a luglio, in concomitanza con lo stop alle ricariche del Rdc, sarà erogato un nuovo bonus da 382,5 euro.
La “carta solidale per acquisti di beni di prima necessità” spetterà alle famiglie con Isee al di sotto dei 15 mila euro (non solo a chi aveva il Reddito).
Chi avrà l’assegno di inclusione
Per avere l’assegno di inclusione è necessario:
• essere residenti in Italia da almeno cinque anni;
• avere un Isee di 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui moltiplicati per la scala di equivalenza (un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore a 30.000 euro);
• non possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.
Le donne vittime di violenza possono costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.
Dell’assegno di inclusione potranno beneficiare la famiglie con disabili, minori, over 60.
Rispetto alla prima formulazione, nelle ultime settimane è stata ampliata la platea dei beneficiari includendo le persone in cura presso i servizi socio-sanitari.
Per dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, scatta la reclusione da 2 a 6 anni.
L’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini del mantenimento del beneficio, è punita con la reclusione da uno a tre anni.
Addio Rdc: proteste
NAPOLI. «Se potessi scegliere, sceglierei un lavoro stabile e dignitoso non certamente il Reddito di cittadinanza.
Ma la vita reale non sempre è come la desideriamo. Ho delle competenze, ho seguito dei corsi per perfezionarmi, ma per via della mia età sono praticamente fuori dal mercato del lavoro.
Poi sono pure donna, quindi ho zero chance. E adesso senza Reddito sono condannata alla miseria».
Simona, napoletana e figlia di due professori universitari, guarda al mese di settembre con preoccupazione e scoramento.
Il Reddito di cittadinanza che percepiva da non più di 90 giorni (dopo due anni di trafila per ottenerlo per via di intoppi burocratici) le è stato sospeso in ossequio ai nuovi criteri disposti dal Governo.
Reddito di cittadinanza addio, De Luca:
Sulla questione reddito di cittadinanza, che ha scatenato la rabbia di migliaia di napoletani, si è espresso anche il presidente De Luca, che nel corso di una conferenza sui lavori allo Stadio Collana ha dichiarato:
«Credo che sia stato un intervento sbagliato da parte del Governo, inviare un sms per informare decine di migliaia di persone che da inizio agosto non avranno un aiuto è un trauma sociale che avremmo dovuto fare di tutto per evitare».