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AccaddeOggi: 6 febbraio 1778 nacque Ugo Foscolo

Quello di oggi è un “accadde oggi” prettamente letterario, in quanto, il 6 febbraio del 1778, nacque uno dei massimi esponenti del panorama letterario italiano, Ugo Foscolo, autore di stampo neoclassicista, celebre per aver scritto opere, che possiamo definire “immortali”.

Ugo Foscolo, il cui nome originario era Niccolò, nacque a Zante, una piccola isola greca che, a quei tempi, apparteneva alla città di Venezia, più precisamente alla Repubblica di Venezia. Questa fusione di culture “greco – italica” già apparteneva al poeta, a livello sanguigno, infatti sua madre era di origine greca, mentre il padre era un medico veneziano.

Figura famosa per essere stato attivo politicamente, durante gli anni di governo napoleonico, nel quale, Foscolo riponeva molta fiducia, ma lo è ancora di più per la proficua attività letteraria, come le odi e i sonetti, tra i quali troviamo “In morte del fratello Giovanni”,  “A Zacinto”, sua terra natìa, e “Dei Sepolcri”.

Ma l’opera per eccellenza, se così si può definire, è Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis, un romanzo epistolare contraddistinto da un’impronta autobiografica, ed è proprio questa caratteristica a conferire a quest’opera un’importanza maggiore. Infatti, è in Jacopo Ortis, alter ego dell’autore, che si fondono gli ideali di Foscolo legati all’amore verso la patria e la libertà, insieme ai desideri amorosi. Ma, a differenza di Ortis, che si suicida, per le illusioni e i fallimenti, Foscolo combatte e reagisce. Il componimento è ispirato al romanzo, anch’esso epistolare, di Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther.

Come già annunciato in precedenza, era profondamente legato alla sua terra e fu un grande sostenitore del regime di Napoleone, tanto che, quando il Veneto fu dato agli Austriaci, attraverso il Trattato di Campoformio, decise, di suo spontanea volontà, di andare in esilio.

Morì in Inghilterra, nel 1827, la salma verrà poi trasferita in Italia nel 1871, nella Chiesa di Santa Croce a Firenze.