in Italia è in aumento l’abuso di farmaci per gli anziani, che ne assumono troppi, spesso con doppione terapeutico, o per un tempo più lungo del necessario. Il fenomeno è da ricollegarsi al progressivo invecchiamento della popolazione: il 75% degli over 60 e la totalità degli ultraottantenni nel nostro Paese, infatti, soffre di almeno due patologie croniche.
Abuso di farmaci in terza età: potenziale aumento di mortalità e ricoveri
I dati OsMed mostrano che in Italia il 30% degli over 65 prende 10 o più farmaci, mentre il 50% ne assume 5-9 o prende farmaci per un tempo più lungo del necessario.
Per evitare il sovradosaggio di farmaci, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria —SIGG — in collaborazione con altre cinque società scientifiche, ha sviluppato alcune linee guida per la corretta gestione della politerapia e delle malattie complesse. Le linee guida sono state presentate al 66esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, che si terrà dal 1 al 4 dicembre a Roma.
Secondo i dati emersi dallo studio, almeno 2 milioni di anziani in Italia sarebbero esposti a interazioni potenzialmente gravi. Un milione, invece, assumerebbe farmaci inappropriati o doppioni terapeutici con un conseguente aumento della mortalità e del rischio di ricoveri.
Deprescrizione: prescrivere meglio per prescrivere meno
I geriatri affermano che la soluzione, in questi specifici casi, sia la deprescrizione, ossia prescrivere meglio per prescrivere meno. Inoltre, una revisione annuale delle cure per gli anziani potrebbe diminuire almeno del 20% il rischio di eventi avversi collegati all’abuso di farmaci.
Eliminare un farmaco non appropriato o un doppione terapeutico potrebbe, infine, migliorare la qualità della vita del paziente. I medici, quindi, consigliano una specie di “tagliando annuale” della terapia farmacologica per prendersi cura al meglio della salute degli anziani. Tutto ciò diminuisce anche la possibilità di errori di assunzione o diminuzione dell’aderenza terapeutica.