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Abbazia di Montevergine, il locus amoenus del turismo religioso

Il fascino della Campania è smisurato, la bellezza di questo territorio è davvero immenso. Alcuni luoghi sono illustri in tutto il mondo, la loro attrazione è già conosciuta. Ma non tutte le zone della regione italiana sono note ai visitatori, neppure agli stessi abitanti del paese. La Campania, infatti, è colma di luoghi da scoprire, un intrigante ed accurato percorso potrebbe condurre alla scoperta dei posti meno celebri di questa terra. Sicuramente il Santuario Abbazia di Montevergine, con sede ad Avellino, è una meta perfetta per gli amanti del turismo religioso, una costruzione tutt’altro che risaputa.

L’Abbazia di Montevergine è sollevata sul mastodontico monte Partenio, a circa 1270 metri di altezza; simboleggia un repertorio importante, uno strepitoso tesoro storico, impregnato di arte e di fede. La costruzione religiosa si struttura intorno a a due edifici di culto. Il primo è la Basilica Cattedrale, dove all’interno giace il venerato corpo di San Guglielmo da Vercelli, fondatore di Montevergine e Patrono d’Irpinia; il secondo è la Basilica Antica, dalle sembianze barocche, opera di Gian Giacomo di Conforto, realizzata sui resti dell’impianto medievale.

In una delle cappelle laterali, spicca dirompente la straordinaria Icona di Maria SS. di Montevergine, dipinta nel XIII secolo ed attribuita a Montano d’Arezzo. Tre chiostri, alcuni luoghi monastici e l’Osservatorio Meteorologico completano l’area circostante alla struttura religiosa.

Storia dell’Abbazia di Montevergine 

Per quanto concerne la storia di questo complesso di culto, il secolo nel quale venne fondata fu il XII, da S. Guglielmo; l’intenzione del monaco, di origini piemontesi, era quello di creare un centro di supporto per tutta l’Italia meridionale, il fulcro della devozione mariana. La egenda de vita et obitu Sancti Guilielmi Confessoris et heremite, manoscritto storico di vitale importanza, narra che Guglielmo, in una visione, gli fu ordinato di edificare una chiesa da dedicare alla Vergine. Nel 1126 il vescovo Avellino Giovanni consacrò ufficialmente quella struttura.

L’Abbazia visse anche un periodo davvero propizio, collimato con la dominazione del popolo normanno. Montevergine fu affidata alla protezione di cardinali commendatari e in seguito allOspedale Annunziata di Napoli. I successivi sconvolgimenti, causati dalle distruzioni napoleoniche e dello Stato Unitario, misero la parola fine alla Congregazione Verginiana e l’ingresso nella Congregazione Sublacense. Il percorso storico di questa edificio è piuttosto travagliata, ma la sua bellezza è sempre stata invidiabile.

Luogo ideale per il turismo

Meta privilegiata per il turismo religioso, l’Abbazia rappresenta un luogo di quiete e silenzio, accerchiato da un paesaggio mozzafiato. Si tratta di una struttura immersa in una natura lussureggiante, alle sue spalle un incantevole panorama. I turisti si recano in questo luogo, non soltanto per visitare la struttura religiosa, ma anche per ammirare un dipinto importante, sito nella chiesa dedicata alla Vergine Maria.

La sua attrazione e la sua bellezza rendono l’atmosfera tranquilla; il breve viaggio in funivia, possibile solo se si raggiunge la cima del monte, accresce questa condizione di pacatezza. Adiacente all’Abbazia di Montevergine, vi si svolgono, inoltre, differenti attività, legate soprattutto al Santuario, le quali garantiscono un’ottimale accoglienza a pellegrini e visitatori.