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A Brusciano è stato commesso l’ennesimo femminicidio

Brusciano: l’ennesimo caso di femminicidio nel paese il quale è classificato come sedicesimo per omicidi al rosa. Ad aver commesso il reato ed ad averlo anche denunciato alla polizia è il fratello di 54 anni.

 Vincenza Cimitile, donna di 55 anni, è stata ritrovata in una pozza di sangue all’interno dell’abitazione, poco dopo la chiamata del fratello verso chi di dovere.

Brusciano: fratello di 54 anni uccide la sorella, nuovo caso di femminicidio in Campania

A Brusciano, in provincia di Napoli, nelle scorse ore la polizia ha ricevuto una chiamata  Correte, ho ucciso mia sorella”, così il fratello della vittima denunciava la morte della sorella.

Secondo una prima ricostruzione del caso, l’uomo soffriva già di disturbi psichici da anni ormai.

I due, fratello e sorella, abitavano nella stessa abitazione in una palazzina di Via Rosellini, la tragedia è stata compiuta poco dopo una lite in casa.

Una volta giunta sul posto, la polizia ha ritrovato il corpo della donna in mezzo alle scale del palazzo. Hanno poi provato ad entrare nella casa dove è stato commesso il reato; ma l’uomo si era barricato dentro.

Nonostante le difficoltà per accedere, la polizia è riuscita a convincere l’uomo il quale è stato ritrovato in uno stato confusionario con ancora l’arma in mano piena di sangue. L’uomo è stato portato successivamente in commissariato per raccontare l’accaduto. Ma perché è successo?

È forse l’ora di monitorare maggiormente chi ha poca coscienza delle proprie azioni?

Probabilmente oggi a Brusciano non sarebbe accaduto nulla se qualcuno avesse monitorato maggiormente il soggetto. Un altro femminicidio dove il colpevole è una persona con disturbi psichici, non è il primo e non sarà  l’ultimo.

Non tutti i  soggetti con disturbi psichici possono arrivare a compiere un omicidio, ma forse sarebbe bene studiare un metodo per evitare che si verifichino altre tragedie.