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Baia: il Tempio di Venere

Sorge sulla banchina del Porto di Baia un’importante testimonianza del passato, ed esattamente del II secolo d.C., il cosiddetto Tempio di Venere che, contrariamente a quanto si possa pensare, è un impianto termale di età adrianea. Edificato per volontà dello stesso Adriano, all’interno della zona delle terme romane di Baia, il Tempio doveva molto probabilmente servire anche allo stesso imperatore per la cura dei propri malanni. Ciò nonostante numerose erano le attività che si svolgevano all’interno dei complessi termali, dalla vita politica alla vita sociale, dai rapporti commerciali alla diffusione della cultura.

Il Tempio di Venere presenta una struttura circolare all’interno ed ottagonale all’esterno il che rende molto probabile che la copertura, di cui oggi non restano che poche tracce, consistesse in una grande volta a ombrello divisa in 16 spicchi di vele. Dall’analisi del Tempio risulta verosimile che la parte bassa dell’interno fosse decorata con lastre di marmo particolarmente pregiato mentre nella parte alta si sviluppasse un’interessante decorazione a mosaico. La parte superiore del tamburo è scandita dalla presenza di otto finestre, in accordo con la struttura stessa del Tempio, mentre gli angoli sono rinforzati da lesene.

Particolarmente ricca doveva essere la decorazione, anche esterna, con stucchi e paste vitree che conferivano alla struttura uno scintillio che catturava l’attenzione di quanti giungevano a Baia dal mare. Attualmente, l’edificio risulta essere interrato per una notevole profondità il che rende la base della struttura visibile solo in parte. Adriano morì a Baia nel 138, appena otto anni dopo il lacerante dolore per la morte del suo grande amore, il giovane greco Antinoo alla cui scomparsa l’imperatore non si rassegnò mai.