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Marina Sorrenti e altri: programma settimanale Campania Teatro Festival

Marina Sorrenti e altri: torna il Campania Teatro Festival 2024 con “Battiti per la libertà”, lo slogan scelto per la diciassettesima edizione.

Presentata il 10 settembre a Napoli in presenza di Ruggero Cappuccio, direttore artistico della rassegna, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania e Alessandro Barbano, presidente della Fondazione Campania dei Festival presso la Sala Giunta della Regione Campania.

La rassegna, in programma dal 21 settembre fino al 15 dicembre 2024, è realizzata con il sostegno concreto della Regione Campania ed organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival.

Marina Sorrenti e altri: Campania Teatro Festival programmazione settimanale dal 7 al 12 ottobre a Napoli

ALDILÀ DI MARINA SORRENTI

9 OTTOBRE 2024 ORE 21.00 TEATRO NUOVO

La vita, la morte, il teatro, l’amore. Tre attori sembrano materializzarsi dal nulla e attraversare un tempo che presenta confini incerti, slabbrati.

La vita e la morte convivono senza separazione, come un flusso continuo che li muove, li smuove e li rende eterni, nella scoperta che il confine tra la loro esistenza e l’agire teatrale è un confine impalpabile e che il mistero della vita e della non vita è solo tale nell’immaginazione.

Sollecitati dall’esigenza di unire le rispettive esperienze artistiche con cui abbiamo esplorato multiformi modi del fare spettacolo e dell’agire l’arte, partendo da un punto comune, il Piccolo Teatro di Milano diretto da Giorgio Strehler, ci siamo proposti di lavorare su un terreno su cui abbiamo mosso insieme i primi passi teatrali, ossia la drammaturgia di Anton Pavlov Cechov.

Cechov è diventato il punto di partenza di questa nostra tappa di ricerca teatrale. È nato così Aldilà, un testo in cui i personaggi, tre attori cecoviani, attraversano l’opera del drammaturgo e ne sono attraversati, mentre le loro vite si intrecciano in drammi amorosi e vicende ironiche e surreali, approdando alla consapevolezza del mistero che muove il loro viaggio.

Marina Sorrenti e altri: Campania Teatro Festival programmazione settimanale dal 7 al 12 ottobre a Napoli

PAPàVERI – Sempre in piedi DI E CON ROSSELLA PUGLIESE

11 OTTOBRE 2024 ORE 21.00 TEATRO NUOVO

“PAPàVERI – Sempre in piedi” monologo originale e tragicomico, chiude la trilogia sui “Rapporti parentali”, preceduto da “Rusina” e “Ultimo Stip”. Quest’ultimo capitolo, distinto e a sé stante, indaga il difficile rapporto padre-figlio.

Il desiderio di essere “il migliore” è un’aspirazione comune ma, a volte, dimentichiamo di non possedere né talento, né qualità e competenze necessarie per realizzare ciò che la moda del momento ci impone.

I tempi cambiano. Tutto si basa sull’immagine e la popolarità.

Tutti emulano tutti. Si finisce con l’omologarsi per seguire una tendenza.

Di conseguenza più si concorre per cercare di essere unici più si diventa parte mediocre della massa.

Le generazioni cambiano. Ad aggravare il tutto anche le aspettative che un genitore ripone nel proprio figlio meraviglioso, sul quale, spesso si proiettano desideri irrealizzati, vedendo quella vita come il proseguo della propria, e da proprietari si cerca di gestire qualcosa o qualcuno che non ci appartiene affatto, inculcando strade e ordinando percorsi che non aderiscono fino in fondo alle qualità del proprio figlio.

Non sempre o quasi mai, ciò che desidera un genitore è giusto per il figlio, e non sempre la regola del padre vale per il figlio. La storia di FELICE e del padre GIUSEPPE ci pone davanti ad un interrogativo, cosa bisogna fare per essere bravi figli e genitori?

Marina Sorrenti e altri: Campania Teatro Festival programmazione settimanale dal 7 al 12 ottobre a Napoli

ISMENE DI GHIANNIS RITSOS

12 OTTOBRE 2024 ORE 20.30 GALLERIA TOLEDO

Ismene è uno dei 17 monologhi drammatici contenuti in Quarta dimensione, il capolavoro del grande poeta greco Ghiannis Ritsos.

Fulvio Cauteruccio dirige un’opera che parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità.

Una contemporaneità dove la paura è padrona delle anime, la guerra divora le vite, la civiltà decade, l’Occidente implode su se stesso e l’individuo, su cui sembra incombere un ineluttabile destino, resta silente, privato lentamente della sua libertà, della sua volontà. Ismene, interpretata da Flavia Pezzo, è la quarta figlia di Edipo, figura evanescente e personaggio secondario nel mito, sorella della celebre Antigone.

Rimasta ai margini della notorietà della famiglia di origine segnata dall’orrore, la protagonista denuncia uno ad uno i congiunti ed il contesto che ha determinato la rovina nella quale è precipitata, rivendicando infine la libertà di decidere della propria sorte.

L’incomunicabilità che cresce e finisce per divorarti come un cancro, l’illusione del potere, il timore di se stessi e dei propri limiti, delle proprie emozioni, la paura, il rancore, l’amore rinnegato o respinto, il rimpianto, la tentazione della rinuncia, della resa, la scelta di andare avanti mettendo se stesse al primo posto, sono tutti gli elementi presenti nelle parole di questa Ismene.

Lo spettacolo diventa così un inno alla vita, alla forza femminile, al coraggio, quali che siano le prove che le donne devono affrontare nei contesti familiari, sociali e economici contemporanei.

Marina Sorrenti e altri: Campania Teatro Festival programmazione settimanale dal 7 al 12 ottobre a Napoli

UBU IDEAZIONE E REGIA ROBERT WILSON

12 OTTOBRE ORE 21.00

13 OTTOBRE 2024 ORE 17.30

13 OTTOBRE 2024 ORE 21.00

GALOPPATOIO DELLA REGGIA DI PORTICI

UBU è una performance. Non è una vera e propria opera teatrale, né un’installazione d’arte visiva. Evitiamo le definizioni e ci concentriamo sul sollevare domande.

L’Ubu Roi di Alfred Jarry è una pièce teatrale realizzata a casa quando era un adolescente, prendendo in giro i suoi professori. Era così sovversiva per il suo tempo che divenne rapidamente un classico.

È stata acclamata per aver raggiunto l’universalità attraverso gli archetipi. In un processo simile, con semplicità e sovversione, la facciamo a pezzi e usiamo l’essenza dell’opera come fonte di ispirazione.

Ci permette di avvicinarci alla follia del potere da diverse angolazioni, attraverso la tirannia, l’arbitrio, la crudeltà, l’assurdità, vigliaccheria, morte.

Il cast è considerato come un ensemble, dove la nozione di personaggio svanisce.

È tutto un atto e una danza. Utilizzando il montaggio di testi e movimenti come un collage dinamico, con mezzi diversi come marionette, striscioni, animali, danze grottesche e voci registrate, costruiamo una costellazione di sequenze che permettono al pubblico di interpretare e costruire la propria prospettiva su questa ridicola rappresentazione del potere e della barbarie.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.