Viva la vida è un appassionante libro dell’autore Pietro Cacucci.
Si tratta di un monologo, intenso e tratti struggente, proprio come la storia della protagonista che tutti sicuramente conosceranno, Frida Kahlo.
La pittrice ripercorre le fasi della sua vita, dalla reclusione forzata dovuta alle condizioni fisiche, alla giovinezza, ma anche la pittura, l’amore incondizionato per Diego Rivera. Un percorso narrativo breve ma che appassiona i lettori sin dall’inizio.
Viva la vida rappresenta la parabola di una grande pittrice la cui opera continua a ottenere altissimi riconoscimenti. In poche pagine c’è il Messico, c’è il risveglio dell’immaginazione, c’è la storia di una donna, c’è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo.
La sofferenza, tema centrale del libro, un piccolo volume di poche pagine, è alla base dell’esistenza di Frida Kahlo, che però non si ferma, trasformandola in arte. Il patrimonio artistico giunto sino a noi ben spiega quella lacerazione interna e quel dolore provato sulla propria pelle. Un dolore dal quale la famosa artista poteva “scappare” (ovviamente in senso lato) solo grazie all’arte, ai colori, alle forme.
Il motto che l’ha sempre l’accompagnata e che dà il titolo al libro, Viva la vida! Un’esistenza di certo non facile ma che non le tolse l’entusiasmo, non spense quella sete di conoscenza e soprattutto diede vita a gran parte della sua produzione artistica.
In uno struggente passo di Viva la vida si legge:
“Diego: nome d’amore”. “Ho amato Diego. L’ho odiato. È stato la causa e l’effetto. Il sole e la luna. Il giorno e la notte. La mia vita e la mia morte. la mia malattia, la mia guarigione”.
Grazie alle parole dell’autore, anche questo piccolo ma intenso volume, una vera e propria autobiografia, si trasforma in amore vero, delinea i contorni di una vita sofferta ma non per questo non vissuta. Parla di un amore travagliato ma estremamente coinvolgente… nonostante tutto….