La sintassi è il livello di analisi che si occupa della struttura delle frasi; l’oggetto di studio della sintassi è quello di comprendere come si combinino tra loro le parole e in quale modo si organizzano in frasi.
Ricordiamo che in linguistica, la frase è il costrutto che fa da unità di misura per la sintassi. In genere ogni verbo autonomo coincide con una frase; vi possono però essere frasi nominali che funzionano da messaggi autosufficienti e contengono pur sempre una predicazione.
Il metodo di rappresentazione dei rapporti sintattici è quello dell’albero etichettato: un grafo costituito da nodi da cui si dipartono rami; ogni nodo rappresenta un sottolivello di analisi della sintassi e reca il simbolo della categoria a cui appartiene il costituente di quel sottolivello.
Un sintagma è la minima combinazione di parole che funzioni come un’unità della struttura frasale.
I sintagmi sono costituiti da una ‘testa’ – la classe di parole che rappresenta il minimo elemento che da solo possa costituire una frase – e sulla cui base vengono classificati e da cui prendono il nome.
Un sintagma nominale è quindi un sintagma costruito attorno a un nome: N è la testa di SN.
I pronomi: indicati con la dicitura PRO, possono sostituire in tutto un nome, e quindi possono essere loro la testa di un sintagma nominale. Il sintagma nominale minimo è un N o un PRO, dunque un Nome o un Pronome.
I sottocostituenti dei vari tipi di sintagmi possono dare luogo a sintagmi anche assai complessi. Il tema della struttura interna dei sintagmi è stato particolarmente approfondito sotto il nome di teoria X-barra.
Le funzioni sintattiche riguardano il ruolo che i sintagmi assumono nella struttura sintattica della frase, in cui, essenzialmente, i sintagmi nominali possono valere da soggetto o oggetto, i sintagmi preposizionali possono valere da oggetto indiretto o da complemento, i sintagmi nominali possono valere da predicato.
Soggetto, predicato verbale e oggetto sono le tre funzioni sintattiche fondamentali. A queste si aggiungono numerosi complementi.
Sintassi: la funzione dei Ruoli semantici
Per individuare i ruoli semantici occorre guardare la frase come la rappresentazione di una scena o un evento in cui i diversi elementi presenti hanno una certa relazione gli uni con gli altri in termini di che cosa succede nella scena.
- Agente ruolo semantico dell’entità animata che si fa parte attiva e provoca ciò che accade (Gianni mangia una mela).
- Paziente ruolo semantico dell’entità che è coinvolta senza intervento attivo (Gianni mangia una mela).
- Sperimentatore ruolo semantico dell’entità toccata da, o che prova, un certo stato (A Luisa piace).
- Beneficiario ruolo semantico dell’entità che trae beneficio dall’azione (Lui regala un libro a Luisa).
- Strumento ruolo semantico dell’entità inanimata mediante la quale avviene ciò che accade (Gianni taglia la mela col coltello).
- Destinazione ruolo semantico dell’entità verso la quale si dirige l’attività espressa dal predicato (Luisa parte per le vacanze).
Anche per i predicati (verbi) possono essere distinti diversi ruoli semantici, come ‘processo’, ‘azione’, ‘stato’ eccetera.