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FEDERICO FELLINI Disegni erotici – fotografie dal set

FEDERICO FELLINI Disegni erotici – fotografie dal set. Una mostra a Napoli

Dal 18 Aprile al 31 Ottobre 2024 l’elegante Galleria Al Blu di Prussia (via Filangieri 42, Napoli) diretta da Mario Pellegrino e Giuseppe Mannajuolo, ospita la mostra “Federico Fellini: disegni erotici e fotografie dal set”.

Si tratta di un corpus di 29 disegni su carta a tecnica varia (penna, matita, pennarello) tra i 130 che costituiscono l’importante Collezione di  Daniela Barbiani (nipote del regista, già sua assistente alla regia) accompagnati da 6 scatti, 5 in bianco e nero ed uno a colori, dall’Archivio personale di Patrizia Mannajuolo, affermata fotografa napoletana che vanta collaborazioni con registi e attori  del calibro di Rossellini, Cavani, Fellini, Sordi, Vitti e che in queste fotografie fuori scena sul set del film “La città delle donne”, ritrae un Fellini autentico e genuino, cogliendolo in attimi di libera genuinità.

Fellini prima disegnatore e poi regista

“Questa di scarabocchiare è una mania antica che mi porto appresso da sempre…Fino a quando il film non comincia…un modo di vederlo materializzato è un pochino questo qui di usare pennarelli, colori..”. Tra i maggiori registi della storia del cinema, all’inizio della carriera era stato disegnatore professionista, lavorando poi  fino al 1948 come vignettista e fumettista: solo dopo sarebbero arrivati  capolavori quali La Dolce Vita, Amarcord, Otto e mezzo.

Una larga parte della produzione grafica di Fellini è stata raccolta dal Comune di Rimini, ma la penna esuberante del regista ha prodotto moltissimo, disegni che egli regalava con magnanimità, molti dei quali sono andati perduti o se ne ignora la collocazione.Di quelli noti la maggior parte è  legata al mondo del cinema ,trattandosi di scene e personaggi dei suoi film,oltre che di ritratti di attori e registi.

I disegni erotici di Federico Fellini in mostra a Napoli

La  particolarità dei disegni di questa mostra è invece la tematica, quell’erotismo che Fellini  liberatosi da qualsiasi freno inibitorio per dare libero sfogo alle sue fantasie, vede con occhio satirico e divertito ,oltre che  sarcastico e grottesco, ma anche con una sottile inquietudine che trapela dalle natiche esagerate e dai seni prorompenti, oltre che dai falli giganteschi .Quasi ad esorcizzare i fantasmi sessuali che solo a tratti appaiono nelle sue pellicole e che invece nei disegni si rivelano senza alcun pudore

Si capta in questi disegni chiaramente espressionisti una malcelata critica all’ossessione borghese per l’eros, ed ecco che osservando questi lavori vengono alla mente George Grosz e Otto Dix, oltre che i nostri Franz Borghese e Remo Squillantini. Ma Fellini non ha alcun intento politico.

Qui il tema centrale è un erotismo  fantastico ed onirico, fatto di donne giunoniche e di uomini satiri, che  ossessiona ma al contempo intimorisce ed inquieta.In questi disegni  le donne sono dominanti e predominanti su uomini  che ,a dispetto delle loro smisurate dimensioni genitali, hanno sembianze di ridicoli omini ridotti a mero strumento del piacere femminile.Sono le donne che  afferrano, irridono, cavalcano, manipolano, suggono, sessualmente mature ed emancipate,e si intuisce quanto la rivoluzione sessuale degli anni Settanta influenzi (inconsapevolmente o meno) il regista disegnatore che le illustra come  soggetti e non più meri oggetti del piacere.

L’eros di Fellini in una città aperta e tollerante

Sono altri tempi oggi  da quando nel 2016 gli eredi  dissero no agli organizzatori della Biennale del Disegno di Rimini, costretti a disallestire la mostra relativa ai 42 disegni erotici che il regista romagnolo aveva realizzato mentre girava il film «Casanova» (1976) e che aveva regalato al poeta collaboratore Tonino Guerra, asserendo che quei disegni “non rappresentano l’universo sessuale di Federico Fellini”.

Da qualche anno invece  il Fellini erotico ha iniziato ad essere esposto liberamente in varie sedi, e l’attuale approdo a Napoli, la città aperta e tollerante che egli descrive nel suo Dizionario Intimo come luogo dove  “tutto è accettato, ammesso, perdonato”, costituisce un’occasione imperdibile per visitare questa mostra con ingresso gratuito che sta avendo un grande successo di pubblico e che osserva i seguenti orari: martedì-venerdì 10.30-13 e 16-20 (sabato 10.30-13).

 

 

Dario Nicolella
Dario Nicolella
Medico oncologo e dermatologo, con la passione per la scrittura, l'arte e la poesia. Autore di saggi su tematiche toponomastiche, storiche, mitologiche (sirene, luna) ed artistiche (cupole e chiostri napoletani) riguardanti in particolare località campane (oltre a Napoli, anche Salerno, Palinuro, Camerota) nonchè di numerose sillogi poetiche. Vincitore di premi letterari.