Soffrite anche voi di eterna indecisione quando, di mattina, vi trovate a scegliere al bar cosa mangiare? Brioche, cornetto o croissant? Bella domanda!
A Milano Luca fa colazione con cappuccino e brioche, mentre a Napoli Marco con cappuccino e cornetto. Ma è la stessa colazione! Ebbene sì, entrambi stanno mangiando la stessa cosa.
Nel nord Italia i cornetti vengono chiamati brioche. Ma si tratta di un uso improprio del termine. La vera brioche, infatti, è diversa dal cornetto, ma anche dal croissant.
Cosa li distingue?
Gli ingredienti, la forma e la storia.
Brioche, cornetto o croissant: le differenze
Cos’è la brioche?
La vera brioche è di origine francese. Si tratta di un dolce lievitato preparato con burro, farina, zucchero, uova, lievito, acqua e strutto.
Questa ha una maggiore quantità di burro e zucchero rispetto al cornetto e al croissant. È più soffice e gonfia. La sua forma è tondeggiante e può avere una pallina di impasto sulla superficie. L’aspetto può ricordarea una brioche siciliana col tuppo.
La brioche alla francese può essere vuota o anche farcita con creme, cioccolata, marmellate e confetture. La differenza con quella siciliana? Quest’ultima viene inzuppata o farcita con granita e gelato.
Cos’è il cornetto?
Il cornetto tipico italiano prende spunto da un dolce tipico viennese, il kipfel. Questo può essere sia dolce che salato, ed è a forma di mezzaluna.
Sembra che la ricetta del kipfel sia arrivata in Italia nel 1683, durante il periodo di scambi commerciali tra la Repubblica di Venezia e Vienna. Così successivamente si trasformò nel cornetto che noi conosciamo grazie alle sapienti mani dei pasticceri veneti.
Il cornetto si prepara con farina, latte, uova, zucchero, sale, burro e lievito e può essere servito vuoto o farcito con creme o marmellata.
Ma esiste anche una variante regionale: la polacca anconitana (di Ancona). Questa è più grande nelle dimensioni e all’interno si trova un sottile strato di marzapane. Inoltre è ricoperta da una glassa fatta con albume e zucchero.
Cos’è il croissant?
Anche questa ricetta prende spunto dal kipfel viennese. Ma come detto il croissant non è un cornetto. Nasce infatti successivamente, precisamente nel 1838 con l’apertura della Boulangerie Viennoise a Parigi.
Gli ingredienti sono gli stessi del cornetto più uno: le uova. L’albume di queste viene spennellato in superfice per ottenere la doratura.
All’interno non ci sono uova e ciò fa sì che il burro prevalga. Questo gli attribuisce una sua consistenza più sfogliata e leggera in confronto al cornetto all’italiana.
In Francia il croissant non viene riempito con creme o cioccolata.
Infatti, c’è il pain au chocolat, preparato con un impasto simile al croissant e farcito con pezzi di cioccolato.
Il croissant, inoltre, ha meno zucchero rispetto al cornetto, ciò lo rende più versatile e anche ad essere farcito con salumi e formaggi.
Cornetti al Nord e al Sud Italia: le differenze
La ricetta è la stessa sia che si chiamino brioche al nord o cornetti al sud. La vera differenza è che nel settentrione la brioche si mangia quasi esclusivamente a colazione, mentre il cornetto si trova ovunque anche di notte nel meridione. Infatti, al centro-sud è usanza diffusa gustarli appositamente anche a fine serata.