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Terremoto a Napoli: danni allo stadio Maradona

Lo stadio Diego Armando Maradona, uno dei simboli di Napoli per antonomasia, ha riportato diversi danni causati dal terremoto.

In particolare, il gigante di cemento armato avrebbe riportato svariati danni proprio al settore inferiore della curva B, fulcro della tifoseria partenopea. Tali criticità derivano da una forte scossa avvertita nella metà di aprile.

Terremoto a Napoli: danni alla curva B del Maradona

Inizialmente denominato stadio del Sole nel 1959, successivamente fu chiamato stadio San Paolo nel 1963.

Essendo un simbolo di Napoli, nel 2020 prende il nome di stadio Diego Armando Maradona, proprio per sottolineare l’intenso legame, nonché il profondo rispetto, che lega il popolo partenopeo alla figura di Maradona.

Il comune di Napoli ha disposto ulteriori verifiche sull’intera struttura, dalle quali è emerso che la struttura non presenta criticità nelle altre ale. I danni causati dal terremoto interessano soltanto la zona sottostante la curva B.

I lavori avranno una spesa complessiva di 113mila euro, un costo necessario per rendere fruibile lo stadio.

Al momento pare che i lavori di ristrutturazione siano ritardati da alcune difficoltà di reperimento dei materiali. Si tratta di strutture prefabbricate del 1990, anno del mondiale in Italia.

Lo stadio non sarà ristrutturato fino alla conclusione del campionato. Probabilmente la riapertura del Maradona avrà luogo prima dei concerti estivi.

Attendiamo ulteriori aggiornamenti.