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Turismo emozionale, cos’è e come si sviluppa

Il turismo emozionale è una nuova tipologia turistica, molto particolare, che ha lo scopo di far vivere (come dice la parola stessa) emozioni al viaggiatore.

Sicuramente ogni viaggio regala qualcosa, si tratta di esperienze in luoghi sconosciuti, dove ci si interfaccia con tessuti sociali, politiche e culture diverse, ognuna pronta a scatenare una suggestione.  

Ogni viaggio regala qualcosa, non solo il ricordo, ma anche appunto, una o più emozioni. I turisti emozionali non si accontentano più dei classici tour organizzati ma cercano quell’emozione in più che rende il viaggio indimenticabile, che coinvolge tutti i sensi, in modo da poter provare pienamente l’esperienza che si sta vivendo. Una vera e propria catarsi, che interessa tutti e cinque i sensi e va al di là di ogni suggestione, toccando la sfera intima del viaggiatore, facendogli vibrare l’anima con sensazioni che non ha mai provato prima. Per questo motivo, il turismo emozionale fatica ancora a diffondersi nel nostro paese. Il problema principale è la comprensione del concetto che spinge il viaggiatore alla ricerca di questo tipo di esperienza, a partire. Non si parla semplicemente di viaggio inteso come spostamento e conoscenza di nuove culture, tradizioni, luoghi, scenari mozzafiato, rendendo tutto intenso e duraturo nel tempo, creando un ricordo che non sbiadisca.

In Italia negli ultimi tempi si sono sviluppate, seppur a fatica, numerose iniziative volte a capire e a “sfruttare” le potenzialità del turismo emozionale. Ricordiamo che il viaggiatore alla ricerca di emozioni, può trovarne di disparate, anche nell’offerta museale che sta prendendo in considerazione il turismo emozionale. In tutta Italia, sono infatti stati allestiti diversi “musei empatici”. Da spazi espositivi, i musei si trasformano in luoghi dove “toccare con mano” e vivere esperienze memorabili.

Il turismo emozionale è mirato a coinvolgere il viaggiatore attraverso i sensi per amplificare il ricordo, quindi le emozioni di viaggio e per creare una vera e propria connessione emotiva. Ricordiamo che per tale turista l’emozione non inizia con il viaggio, ma nella fase di ricerca e selezione del viaggio stesso.