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L’albergo dei poveri ritorna in scena adattato da Emanuele Trevi

Torna in scena un nuovo adattamento de “L’albergo dei poveri”, anche conosciuto nelle varie versioni teatrali e cinematografiche come “Bassifondi” o “Nel fondo”. Il nuovo adattamento firmato da Emanuele Trevi vanta la forza espressiva di Massimo Popolizio dal duplice ruolo di regista e interprete. Il dramma che racconta e denuncia la vita dei meno fortunati fu scritto fra l’inverno del 1901 e la primavera del 1902 da Maksim Gorkij che voleva raccontare i poveri diseredati della Russia di allora; ovviamente questa nuova versione presenterà tratti più contemporanei per raccontare una tragedia non ancora finita. Fino al 3 marzo sarà sul palco del Teatro Argentina di Roma, dal 7 al 28 marzo su quello del Piccolo di Milano, dal 4 al 14 aprile lo spettacolo sarà replicato a Napoli al Mercadante, infine dal 17 al 23 aprile al Donizetti di Bergamo.

L’albergo dei poveri è un dramma dalla scrittura particolare che deriva da quel realismo russo che porta sempre con sé un certo lirismo e un valore esistenziale. Racconta la realtà di un’umanità derelitta, misera, emarginata, che sopravvive grazie ai sogni, all’immaginarsi altro, in una situazione quasi pirandelliana in cui compaiono anche personaggi complessi come Luka interpretato dallo stesso Popolizio: Luka è un uomo che si colloca tra il truffatore e il portatore di conoscenza, che arriva e con le sue affermazioni semina inquietudine, e, invitando a conquistarsi la propria libertà, illude gli altri. Il mondo che ci viene presentato sul palco è un mondo complesso fatto di miseria e umanissime passioni, di amore e sesso, di sfide e fatica, ma soprattutto di lunghe bevute di vodka, quasi un “anestetizzante che aiuta a “non sentire più nulla”. La lezione è che bisogna in qualche modo sopravvivere e tutti lo fanno vivendo in bilico tra quello che sono stati davvero e un gioco delle parti.