Leggere Dante: donne dell’Ottocento è una interessantissima antologia delle scrittrici dell’Ottocento innamorate del Sommo Poeta.
Solitamente quando si parla di amore, per quanto concerne Dante Alighieri, la prima donna che viene in mente è Beatrice. La cosiddetta “donna angelo”, tramite tra uomo e Dio, della quale Dante era platonicamente innamorato.
Beatrice rappresenta in modo affascinante l’idea di donna nel pensiero dantesco; il Sommo Poeta la considera meraviglia delle meraviglie, “venuta da cielo in terra a miracol mostrare” (Vita Nova, sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare).
Il volume Leggere Dante: donne dell’Ottocento è firmato da Elisabetta Benucci, funzionaria archivista dell’Accademia della Crusca.
L’antologia, mai pubblicata prima, è composta da trenta testi sia in poesia che in prosa, che scrittrici e letterate italiane hanno dedicato a Dante Alighieri nel corso del XIX secolo. All’interno del volume appaiono testi di Teresa Bandettini, Angelica Palli, Giannina Milli, Erminia Fuа Fusinato, Emma Boghen, Carolina Invernizio, Ada Negri; ma anche di scrittrici sconosciute fra le quali Ifigenia Gervasi Zauli Sajani, Carolina Gatteschi Fabbrichesi, Elisa Tagliapietra Cambon.
Il testo si presenta come un’inedita analogia di scritti critici o di ispirazione dantesca da parte di letterate non sempre conosciute, talvolta dimenticate, arricchite da documentazioni dettagliate di scrittori di grande calibro, tra i quali: Leopardi, Manzoni, Gozzano, De Amicis. Il libro, di ben cinquecento pagine, oltre ad essere una interessantissima lettura, offre al una accurata quanto ricca bibliografia e immagini rare, con tratteggiano i volti delle venticinque scrittrici ivi contenute.
Donne che amarono il poeta o che semplicemente se ne infatuarono, difficile da stabilire, ma meraviglioso da immaginare. Una lettura che solletica l’attenzione sin dalla prima pagina, senza mai annoiare, sorprendendo e provando a tracciare l’immagine di Dante inteso come uomo da amare.
Il Sommo Poeta è conosciuto come padre della lingua italiana, forte l’attenzione di studiosi ed intellettuali nei suoi confronti, ma cosa scrivevano di lui le scrittrici e le letterate italiane citate? Lo si scoprirà attraverso parole abilmente scelte, che scivolano lungo le pagine dell’antologia, rendendola un vero e proprio “gioiello letterario”. Non si tratta solo di poesie, ma anche di prosa, che danno vita ad una composizione multiforme, variegata, ricca di suggestione, incentrata sull’immagine di un Poeta che sin dal passato ha scatenato “tormento” (da non intendere in senso negativo, bensì come interesse) nelle donne che l’hanno studiato; nonostante provengano da generazioni e classi sociali differenti, queste donne hanno trasmesso passione e memoria scrivendo in nome del Sommo Poeta.