Il 14 gennaio 1900 La Tosca andò in scena per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma. Si tratta di un celebre melodramma di Giacomo Puccini, che ancora oggi fa sognare.
La Tosca: trama, ambientazione e caratteristiche
L’opera, è incentrata sul triangolo amoroso Scarpia-Tosca-Cavaradossi, è ambientata tra la chiesa di Sant’Andrea della Valle, palazzo Farnese e i bastioni di Castel Sant’Angelo.
Il melodramma di Giacomo Puccini, già dal 1890 visse una straordinaria fase di successo e vitalità, probabilmente legato al successo improvviso dell’opera Cavalleria Rusticana di Mascagni. Nacque una nuova stagione teatrale, basata su schemi drammaturgici e musicali volti a catturare l’attenzione e “far vibrare il cuore”.
Ricordiamo che ne La Tosca la scenografia riveste un ruolo importantissimo, anche perché Puccini, aveva (a priori) immaginato lo spettacolo in tutte le sue componenti e sfaccettature, provando ad armonizzare ogni aspetto dell’opera, per creare un effetto che piacesse al pubblico.
La partitura concepita da Puccini, è di estremo interesse e ne esalta l’ambientazione e l’azione in modo ottimale, affinché potesse essere esaustiva e completa in tutti i contenuti.
Il compositore italiano, considerato tra i maggiori operisti italiani, sfruttò l’impianto drammatico de La Tosca per dare spessore alla narrazione, oltrepassando i limiti teatrali; con quest’opera, dunque, riuscì a rappresentare come nessun altro prima, l’identità di Roma.
La città eterna, nonché capitale d’Italia accolse il melodramma di Puccini, il debutto di un’opera importantissima, ma la scelta fu dovuta anche al desiderio di promuovere un’opera così celebre di Casa Ricordi.
Giacomo Puccini concluse La Tosca il 29 settembre 1899, dopo aver risolto una serie di divergenze con i librettisti, tra i quali è celebre ancora oggi quella riguardante l’addio alla vita di Cavaradossi.
Dopo aver apportato alcune modifiche, nonostante le critiche mosse al compositore non suscitarono nessuna reazione, La Tosca andò in scena, su suggerimento di Illica, al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, diretta da Leopoldo Mugnone con Hariclea Darclée (Tosca), Emilio De Marchi (Cavaradossi) ed Eugenio Giraldoni (Scarpia).
La prima dell’opera (alla quale era presente anche il compositore stesso) non fu dei migliori, a causa di un falso allarme relativo alla presenza di una bomba all’interno del Teatro, dove tra l’altro, erano attesi la regina Margherita e altri membri del governo.
Inizialmente l’esecuzione fu sospesa, anche perchè essendoci diversi ritardatari, il pubblico cominciò a gridare contro i protagonisti presenti sul palco.
Calmate le acque e placati gli animi, il direttore del melodramma decise di dare inizio alla prima. tuttavia, la qualità dell’esecuzione a molti non piacque; infatti, nonostante i tanti “bis” richiesti, il consenso non fu unanime e le recensioni dei giorni seguenti, lo dimostrarono.
Nonostante le critiche, La Tosca di Puccini ottenne un considerevole successo, anche grazie alla presenza di personalità illustri e di tutti gli esponenti della Giovine Scuola; il compositore italiano riuscì a cancellare l’immagine che in un certo senso “sporcava” la sua immagine, un cliché secondo che lo definiva “cantore delle piccole cose”.
La Tosca, in scena per la prima volta a Roma il 13 gennaio 1900 fu la consacrazione di Puccini in quanto compositore dal talento innato, che descrive l’amore tra una donna e un artista, ma anche degli aspetti politici di Roma, che si mette in mezzo, interferendo e portando tutti alla morte.
Sicuramente, Puccini grazie a quest’opera raffinò il proprio stile, raffinato il suo stile fatto di: melodie, armonie e colori raffinati.
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