L’11 gennaio del 1922 l’insulina fu utilizzata per la prima volta per curare il diabete.
Una scoperta che ha salvato tante vite umane, ma che nel corso del tempo ha fatto discutere e ancora oggi esistono una serie di dubbi sul “padre” della celebre insulina.
Ricordiamo che la mancanza di questo ormone, appunto l’insulina, o la difficoltà nel corretto utilizzo, contribuiscono allo sviluppo del diabete di tipo 1 e del diabete di tipo 2.
L’11 gennaio 1922 Leonard Thompson, un ragazzo di quattordici anni affetto da diabete, fu il primo paziente a ricevere un’iniezione di insulina. Tuttavia, qualcosa non andò secondo i piani; Thompson infatti, sviluppò una reazione allergica acuta. Nei successivi 12 giorni, James Bertram Collip lavorò duramente per purificare e perfezionare l’insulina, permettendo a Leonard di ricevere una seconda dose il 23 gennaio che riportò i suoi valori alla normalità. Leonard visse altri tredici anni, in buona salute.
Era la prima volta che questo trattamento per il diabete veniva sperimentato sull’uomo.
Ricordiamo che l’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che funziona come una chiave per consentire al glucosio di passare dal flusso sanguigno alle cellule del corpo, che lo utilizzano per produrre energia.
È stato stiamo che oggigiorno sono circa 1,1 milioni le persone, anche bambini e adolescenti, affetti da diabete di tipo uno. Grazie ai progressi della scienza però, il trattamento e la cura del diabete ha raggiunto dei traguardi importanti, costantemente in miglioramento, soprattutto grazie alla formulazione dell’insulina sempre più efficace, che rendono il diabete facilmente gestibile.
Come testimoniano alcuni importanti documenti storici, risalenti al 50 a.C., il diabete era conosciuto già in passato, soprattutto quello di tipo uno. Nel corso del tempo, medici e scienziati hanno provato a curare la patologia, che in Italia rappresenta una vera e propria piaga sociale, attraverso diete specifiche a base di presunte erbe curative, tisane e addirittura vino. Ovviamente nessuno sopravviveva e con il trascorrere del tempo la situazione è nettamente peggiorata.
La svolta avvenne l’11 gennaio del 1922, quando per la prima volta l’insulina fu somministrata ad un umano.
La scoperta vera e propria avvenne però, l’anno prima, nel 1921, ad opera di Frederick Grant Banting e Best e rappresenta il risultato di varie ricerche svolte da medici e scienziati tra Ottocento e Novecento. Banting, chirurgo ortopedico, compie questa eccezionale scoperta con l’aiuto di un assistente.
Tanti più carboidrati si assumono con la dieta quotidiana, tanta più insulina viene prodotta nella persona senza diabete. Nei soggetti affetti da diabete di tipo 1, in cui è molto ridotta se non persa la capacità di produrre insulina, è necessario somministrarla dall’esterno, per via sottocutanea. I vari tipi di insulina esistenti in commercio possono essere fra loro associati secondo diversi schemi terapeutici.