Perché Santo Stefano si festeggia proprio il 26 dicembre? Una domanda che probabilmente accomuna molte persone.
Scopriamo il motivo… Se si fa riferimento alla religione, la celebrazione di Santo Stefano, il giorno successivo alla nascita di Gesù rientra rientra nei cosiddetti ‘Comites Christi’. Ossia i più vicini nel percorso terreno al figlio di Dio e i primi a renderne testimonianza con il martirio. Da calendario liturgico, infatti, Santo Stefano è il primo ‘santo’ da festeggiare.
Santo Stefano è riconosciuto come il primo martire della cristianità, per questo motivo è posizionato accanto a Gesù nel calendario, in modo che la festa possa essere collocata anche dal punto di vista temporale.
Al di là della sfera religiosa, il 26 dicembre divenne festa di Stato nel 1947. Prima di tale data, il giorno dopo il Natale non era festivo.
Perchè Santo Stefano si festeggia il 26 dicembre
Ricordiamo che il giorno dedicato a Santo Stefano, anticamente si celebrava il 3 agosto, data in cui venne ritrovata la sua tomba nell’anno 415. Secondo la leggenda il luogo del ritrovamento apparve in sogno al prete che l’aveva rinvenuta; a suggerirglielo un vecchio con una folta e con in mano una bacchetta magica, Gamaliele. Del Santo solo cenere ed ossa, portate a Gerusalemme, dove il primo martire della storia del cristianesimo iniziò ad essere festeggiato il giorno successivo al Natale.
Per quanto riguarda il 26 dicembre, è un giorno di “relax”, più tranquillo rispetto al 24 ed il 25, durante il quale solitamente ci si rilassa a casa propria, magari in compagnia della famiglia. Dal punto di vista culinario, tale festività è una ottima occasione per sbarazzarsi del cibo avanzato durante i giorni precedenti. Praticamente tutti gli avanzi di Natale, riutilizzati per preparare nuovi e golosi piatti.
Come detto in precedenza, il 26 dicembre è un giorno festivo, non solo in Italia, ma anche in: Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia, Serbia e Montenegro (ne è il patrono) e Romania.