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Il 20 dicembre nasceva MSF: diritti e salvaguardia

Il 20 dicembre del 1971 nacque Medici Senza Frontiere, il cui scopo primario, ancora oggi è quello di aiutare popolazioni in difficoltà e salvare vite, ma anche raccontare e denunciare quanto purtroppo accade in alcuni Paesi sottosviluppati.
Un impegno costante, diventato sempre più ad ampio spettro, non solo sanitario, ma anche sociale e culturale, senza per questo interferire con le tradizioni del posto, ammesso che queste non siano a discapito della popolazione.

L’organizzazione è nata in Francia e infatti il nome, deriva dal francese Médecins Sans Frontières, noto anche con l’acronimo MSF. 

Per l’operato e le attività svolte nel corso del tempo, Medici Senza Frontiere è stata insignita del Premio Nobel per la pace nel 1999.

Attualmente, l’organizzazione umanitaria è attiva in 75 paesi e conta uno staff di oltre 68.000 persone tra impiegati e volontari.

I primi aiuti arrivarono in Honduras, Nicaragua e Vietnam, e già da qui si manifestò la duplice linea di intervento di MSF: da un lato l’attenzione era dedicata alla popolazione, aiutata sia attraverso l’intervento sanitario, sia con la fornitura di medicinali, ma anche operando per gestire al meglio le risorse, in particolar modo l’acqua.

Anima del gruppo, nato il 20 dicembre del 1971, fu il medico francese Bernard Kouchner, che aveva partecipato alle operazioni di soccorso della popolazione del Biafra, gravemente colpite da una terribile guerra e del Bangladesh, colpita da una gravissima alluvione.

Nel 2003 Medici Senza Frontiere è stato uno dei partner fondatori dell’organizzazione Drugs for Neglected Diseases Initiative (DNDi), che lavora per creare medicinali per curare malattie come la malaria, la tubercolosi e l’ HIV / AIDS.

MSF è un’organizzazione famosa per la flessibilità che la contraddistingue, per la velocità dei cambiamenti che riesce a compiere in situazioni di degrado urbano, di criticità sociale, povertà economica, disastri ambientali. I volontari rappresentano una risposta sicura ai bisogni di ogni Paese, naturalmente tutti diversi tra loro, affrontando anche dissidi ideologici e politici, con uno sguardo volto al futuro, all’anno della fondazione.