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Castellammare di Stabia: ritrovata pala dell’Immacolata del ‘500

La città di Castellammare di Stabia, ai piedi del Vesuvio, è nota come città delle acque ma è anche una città d’arte, basti pensare all’Antica Stabiae. Se visitate in questo periodo dell’anno la città vi troverete immersi in un clima di festa dovuto all’importantissima festa mariana che si tiene ogni anno dal 1700.

Il culto dell’Immacolata Concezione di Maria a Castellammare di Stabia è documentato dalle tante testimonianze artistiche che si ammirano nelle chiese della città.

Quest’anno in concomitanza della festa del 7 dicembre la città ha ricevuto un grande dono. Infatti, fino ad oggi la più antica immagine dell’Immacolata custodita a Castellammare era considerata la tavola di Girolamo Imparato, risalente all’ultimo decennio del ‘500, attualmente esposta nel Museo Diocesano.

Ma nel Convento di San Francesco di Quisisana spostando una tela ottocentesca, anche questa raffigurante l’Immacolata, per esporla negli ambienti ricreativi della RSA Oasi di San Francesco, è emersa una meravigliosa pala lignea murata, raffigurante la Santa Vergine Immacolata, che era nascosta dalla tela.

La scoperta della pala 

A fare la scoperta è stato lo studioso Egidio Valcaccia, il quale ha segnalato l’opera agli ambienti accademici, confrontandosi con gli specialisti Stefano De Mieri e Giuseppe Porzio.

L’opera, nonostante si trovi in precario stato conservativo, risulta essere di notevole interesse artistico. La pala è databile al terzo quarto del Cinquecento.

Per gli esperti potrebbe essere attribuibile alla mano di Giovanni Bernardo Lama con una possibile collaborazione del nipote Silvestro Buono.

Al momento, le ricerche di archivio non hanno restituito notizie sulla tavola che risulta essere un’opera sconosciuta alla memoria collettiva.

Sulla pala ritrovata al convento saranno certamente effettuati ulteriori approfondimenti. Quest’opera va ad arricchire il già ricchissimo patrimonio culturale di Castellammare di Stabia.

Quest’ultima scoperta ci mostra come questa città merita di essere considerata una grande città d’arte e sottolinea ancora una volta il legame che da sempre la popolazione ha con la Madonna Immacolata.