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Lettera di Meloni a Scholz: “stupita dai fondi alle Ong”

Ieri Giorgia Meloni ha scritto una lettera al cancelliere tedesco Olaf Scholz per lamentarsi di non essere stata informata dei finanziamenti alle Ong nel Mediterraneo approvati dalla Germania. Un portavoce del governo tedesco dopo una richiesta di commento da parte dell’esecutivo di Berlino ha scritto all’Ansa che la ricezione della lettera è avvenuta e che a breve riceverà risposta. Il portavoce per quanto riguarda la lettera non ha aggiunto altro, mentre sulla questione del soccorso civile in mare ha rimandato alle dichiarazioni del ministro degli Esteri tedesco durante una conferenza stampa a Berlino. Ieri, inoltre, l’ambasciata tedesca a Roma ha dichiarato: “l’Italia sapeva, il governo era stato informato di un finanziamento deciso a novembre”, poi come sottolineato dallo stesso esecutivo italiano, le persone che arrivano in Italia soccorse dalle navi delle Ong sono in media il 4%. La grande maggioranza, infatti, come puntualizzano i diplomatici tedeschi, “viene tratta in salvo dall’annegamento grazie all’instancabile lavoro dei soccorritori statali italiani o riesce a superare la traversata per conto proprio”. La Germania dunque “continua a sostenere i provvedimenti che contribuiscono a porre termine alle morti nel Mediterraneo. Tra questi anche gli interventi dei soccorritori privati”.

Tra gli interrogativi espressi nella lettera, Meloni dice: “per quanto riguarda l’importante e oneroso capitolo dell’assistenza a terra è lecito domandarsi se essa non meriti di essere facilitata in particolare sul territorio tedesco piuttosto che in Italia”. Viene inoltre espresse perplessità riguardanti l’incidenza delle attività delle Ong sul numero di partenze: “è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l’Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare”. Una conclusione smentita dalle migliaia di migranti in arrivo nonostante le navi dei volontari siano state limitate dalla legge italiana. La premier continua la lettera sottolineando che “gli sforzi, anche finanziari, delle Nazioni Ue interessate a fornire un sostegno concreto all’Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un’iniziativa Ue con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo”.

Anche Tajani si esprime sull’argoemento, dicendo che “la questione migratoria deve essere affrontata a livello europeo e data l’instabilità in Africa riteniamo che anche l’Onu debba intervenire attraverso Oim e Unhcr. Con la Francia possiamo contribuire ad una soluzione europea”. Il ministro dei Trasporti Salvini all’inaugurazione della 5/a corsia della A8 a Lainate, ha rivolto parole molto dure all’iniziativa della Germania: “È una vergogna, un oltraggio e un atto ostile che Paesi stranieri finanzino associazioni private straniere per portare immigrati clandestini in Italia”. Aggiunge poi: “È come se l’Italia finanziasse delle associazioni in Francia, in Germania, o chissà dove per agevolare delle irregolarità e conto che il governo tedesco smetta di finanziare chi partecipa a un flusso inaccettabile di immigrati irregolari nel nostro Paese”.