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Kata: tra i 5 nuovi indagati anche due zii della bimba

Indagati dalla procura di Firenze altri cinque ex occupanti dell’ex hotel Astor per la scomparsa della piccola Kataleya Alvarez (Kata) il 10 giugno.

Tra i nuovi indagati anche due parenti della bambina. L’ipotesi di reato per cui indaga la procura è il sequestro di persona a fini di estorsione.

Gli inquirenti spiegano che l’avvio di garanzia è un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili, che avranno come obiettivo quello di “accertare la presenza di materiale biologico o genetico”. Ma anche “l’estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima”.

La procura, inoltre, ha annunciato nella giornata di ieri, ispezioni più invasive nell’ex hotel. Si scaverà sotto terra per trovare tracce della bimba.

Gli indagati 

Nel registro degli indagati finiscono due zii della piccola. Uno è lo zio materno Argenis Abel Alvazer Vazsquez, detto Dominique, 29 anni. Questo era stato arrestato già in passato con l’accusa di aver gestito il racket delle camere dentro il palazzo occupato. L’altro è lo zio paterno.

Gli altri indagati sono una donna e due uomini, proprietari dei trolley e del borsone, su cui gli inquirenti stanno svolgendo degli approfondimenti.

I video delle telecamere

I tre degli indagati sono stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall’ex albergo dopo la scomparsa di Kata, con un borsone e due trolley. Le valigie secondo gli inquirenti avrebbero potuto contenere il corpo della bambina.

Ma il trolley e il borsone sono stati usati dalla donna anche il 17 giugno in occasione dello sgombero dello stabile.

Gli altri indagati sono “due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l’11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata”.

Intanto, è stata formalizzata la richiesta della procura di una rogatoria in Perù per acquisire le testimonianze dello zio paterno di Kata e di un altro uomo. Entrambi sono detenuti attualmente in un carcere a Lima.