Secondo una ricerca condotta da Campaign Against Living Miserably, solo il 26% degli uomini tra i 16 e i 40 anni è soddisfatto del proprio aspetto. Ciò che impedisce a molti di questi uomini di stare meglio con sé stessi ricorrendo per esempio al make-up è una mentalità ottusa e maschilista secondo la quale il trucco è uno strumento ad appannaggio esclusivo del genere femminile. Niente di più sbagliato e per fortuna sono molte le tendenze odierne che vogliono sensibilizzare su come il make-up sia un modo di esprimere sé stessi e la propria personalità: insomma sentirsi bene con sé stessi è un diritto di tutti a prescindere dal genere. Grazie anche a molti influencer e a diverse ditte di make-up che hanno ideato linee apposite, sono sempre di più i ragazzi che si avvicinano al trucco correttivo o addirittura sperimentano con smalti, ombretti e rossetti.
La storia del make-up maschile tra kajal e cipria al piombo
Tuttavia, il make-up per uomini è molto lontano dal diventare uno standard, dal momento che viene percepito come una minaccia alla virilità. Ciò è paradossale se si pensa che il trucco è stato per secoli un vezzo tanto maschile quanto femminile. Il trucco era molto diffuso nell’Antico Egitto sia tra uomini che tra le donne, soprattutto per quanto riguarda il kajal o l’eyeliner sugli occhi (creati macinando minerali come la malachite e la galena): si pensava che il trucco proteggesse dagli dèi Horus e Ra. Inoltre, si credeva che proteggesse dalle mosche, dalle infezioni e dai raggi del sole. In seguito, alcuni studi hanno dimostrato che questa miscela di polveri aveva effettivamente la capacità di prevenire le infezioni e di proteggere gli occhi dal sole. Altra funzione del make-up nell’Antico Egitto era evidenziare lo status sociale e la ricchezza. Anche nell’Antica Roma gli uomini si dilettavano con il trucco usando la cipria, il rossetto e lo smalto per le unghie per distinguersi.
Durante il regno di Elisabetta I, i nobili erano soliti curare la pelle applicando maschere fatte di ingredienti naturali come uova e miele. Inoltre, all’epoca era molto apprezzato l’incarnato pallido e per questo motivo venivano utilizzate polveri bianche che sbiancassero la pelle. Tuttavia, successivamente il trucco cadde in disgrazia in parte perché fu causa di molti decessi per via del piombo utilizzato per la composizione di quella cipria rudimentale, in parte perché la regina Vittoria ne vietò l’uso associandolo alla prostituzione. Così gli uomini e le donne smisero di truccarsi fino a quando l’industria non si modernizzò rimuovendo il piombo dalle formule.
Anche presso la corte di Luigi XVI non si disdegnavano i cosmetici: uomini e donne si incipriavano i volti e amavano disegnare nei finti sul viso. Sempre per il problema delle morti da avvelenamento, anche in Francia vennero ritirati quei cosmetici che contenevano bianco di piombo, sublimato corrosivo, allume e salnitro.
Agli inizi del XX secolo, il trucco tornò di moda, ma le pubblicità era rivolte esclusivamente al pubblico femminile. A riconsegnare il make-up agli uomini ci pensò il cinema: essendo i film degli anni ’20 in bianco e nero, gli attori usavano il trucco per accentuare alcuni tratti del viso, esaltandone così le espressioni. Chaplin fu uno dei primi a usare la matita nera sotto gli occhi. Con gli anni ’70 e ’80 anche lo spettacolo ha fornito diversi esempi di trucchi iconici, basti pensare ad artisti come David Bowie e Freddy Mercury. Con i primi anni 2000 a decollare è stato il guyliner: kajal sfumato e ombretto sono diventati uno dei simboli della cultura punk, nonché sinonimo di outsider grazie a band come i Green Day, i Panic! At The Disco e i Fall Out Boy.
Le tendenze: trucco correttivo, guyliner e creatività
Make-up non vuol dire solo “colore”, ma anche valorizzazione dei tratti. Bastano pochi prodotti per migliorare l’incarnato e magari nascondere inestetismi della pelle come macchie ed acne. Il primo passo è sicuramente idratare adeguatamente la pelle mattina e sera: se la pelle presenta desquamazioni, la secchezza della pelle viene evidenziata dal make-up.
Se si desidera coprire le occhiaie, un valido alleato è il correttore: bisogna sceglierlo di un colore simile a quello della propria pelle. Se la tonalità è troppo chiara, il prodotto non riuscirà a coprire in modo efficace le occhiaie, le macchie e l’acne. Se invece si vuole un prodotto per uniformare la pelle del viso, bisogna scegliere una crema colorata o un fondotinta leggero che abbia una texture fine per ottenere un effetto naturale.
Il trucco correttivo è però una delle tante possibilità del trucco maschile. Una delle tendenze del make-up per uomo è proprio il guyliner; molte sono le star che usano il kajal nero sfumato e l’ombretto per esaltare la forma degli occhi e dare profondità; molto in voga è l’uso dei glitter per richiamare lo stile glam delle grandi rockstar. Tra le tendenze non viene dimenticato il trucco labbra: sono molto apprezzati sia i lip-balm trasparenti che quelli leggermente colorati per enfatizzare le labbra e farle sembrare carnose e idratate.
Non bisogna tuttavia dimenticare che il make-up indipendentemente dal genere è libertà ed espressione di sé: l’unico limite alla sperimentazione è il gusto personale.