La 22enne che ha accusato Leonardo Apache La Russa (19 anni) di violenza sessuale, probabilmente già da domani, 10 luglio, sarà ascoltata dai pm milanesi per fare chiarezza su ciò che è successo tra il 18 e il 19 maggio. Il terzogenito del presidente del Senato, difeso dall’avvocato Adriano Bazzoni, nega che si sia trattato di stupro, ma parla di rapporto consensuale.
La mattina del 19 maggio, dopo una serata in discoteca, la ragazza si sveglia “spaventata” e “nuda” a casa di Leonardo Apache La Russa. Non ricordando nulla chiede al 19enne cosa sia successo. “Mi ha detto: “Siamo venuti qui con la mia macchina, mi ha confermato che sia lui, sia il suo amico di nome N., avevano avuto un rapporto con me, a mia insaputa. E che N. si è fermato a dormire in un’altra stanza dello stesso appartamento. Mi avevano spogliata. Ero scioccata”. Queste le dichiarazioni della ragazza contenute nella denuncia. Per avere risposte la presunta vittima contatta poi un’amica che era con lei la sera prima e quest’ultima le dice che prima di bere il drink offerto da La Russa jr, stava benissimo.
Grazie alle dichiarazioni della ragazza, sono emerse importanti informazioni come il coinvolgimento di un certo N., un amico di La Russa jr che fa il dj. A confermarlo è lo stesso presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Come mio figlio, vive, studia e lavora a Londra. Era nostro ospite da un paio di giorni”. Sull’identità di questa persona, gli investigatori stanno ancora cercando di fare luce. A non essere chiaro è anche se possa o meno aver preso parte ai presunti abusi. Per ora l’unico nome che le pm Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro hanno iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale è quello di Leonardo Apache La Russa.
Dal referto allegato alla denuncia della clinica Mangiagalli, dove la ragazza si era recata con la madre verso le 16, risulta la presenza nel sangue di benzodiazepine. Anche se è stata la stessa ragazza a dichiarare l’utilizzo di psicofarmaci: «Xanax e Fluoxetina», che non ha taciuto nemmeno di “aver consumato cannabis e sniffato cocaina due volte nella serata prima di arrivare all’Apophis club di via Merlo con l’amica”. Inoltre, l’amica dichiara di aver notato che “lei si comportava in maniera euforica. Di averla vista baciarsi con Leonardo”, prima di sparire. Da qui i dubbi dell’avvocato, Stefano Benvenuto, che “al di là della cocaina che normalmente dà eccitazione, la ragazza possa aver assunto qualcos’altro, magari contro la sua volontà”.
Inoltre, uno dei testimoni più importanti è lo stesso presidente del Senato, dal momento che ha confermato di aver visto la ragazza nella camera del figlio. “Ricordo di aver visto intorno alle 12,30 anche Ignazio la Russa, che si è affacciato nella camera” racconta la ragazza.