La situazione della guerra è sempre drammatica in Ucraina, infatti l’Onu dichiara che in 500 giorni di guerra 9000 civili morti. E’ sempre più solido l’alleanza tra Stati Uniti d’America e l’Ucraina, infatti grazie a questa alleanza il presidente ucraino Zelensky è fiducioso in una resa della Russia.
Il presidente degli Stati Uniti d’America Biden vorrebbe inviare bombe a grappolo con la funzione di difesa e non di attacco, quindi non da usare nel territorio russo, ma questa decisione non ha suscitato molti appoggi da parte degli altri stati. Il Canada si è dichiarato contrario all’invio di munizioni a grappoloper la guerra in Ucraina da parte degli Stati Uniti, per dare agli ucraini nuove armi per guidare la controffensiva alla Russia. Infatti, il governo canadese si vuole impegnare a mettere fine all’utilizzo di queste armi sui civili, proprio perché le bombe sono proibite dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo, firmata a Oslo nel 2008.
Anche la Spagna è contraria all’invio di bombe a grappolo e quindi “non condivide” la decisione degli Stati Uniti di fornirle per la guerra a Kiev. “Il nostro impegno al fianco dell’Ucraina è irremovibile, così come lo è la posizione secondo cui determinate armi, determinate bombe non possono essere consegnate in nessun caso. Quella degli Stati Uniti è una decisione di un Paese sovrano, che rispettano, ma non è della Nato. Nuove minacce da Dmitry Medvedev, che accusa gli Stati Uniti di aver provocato una potenziale guerra nucleare fornendo munizioni a grappolo all’Ucraina. Intanto cinque civili sono stati uccisi a seguito degli attacchi russi nelle città ucraine di Bakhmut e Siversk nella regione orientale del Donetsk. Lo ha affermato l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, stando al Guardian. Tre persone, tra cui un ragazzo di 12 anni, sono rimaste ferite sotto il “fuoco pesante” russo lanciato su Bakhmut e Siversk, ha precisato l’ufficio.
Papa Francesco potrebbe recarsi a Kiev per visitare i poveri profughi di guerra anche in questo mese di agosto, lo ha dichiarato questa sera il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, intervistato dal Tg1. “Il papa è molto convinto che se lui potesse fare una visita potrebbe avere anche dei risultati positivi. lui ha detto che andrà in Ucraina e lui si è sempre mostrato disponibile di visitare Mosca e di incontrare anche le autorità russe”, ha detto Gallagher, che non esclude che il viaggio a Kiev potrebbe essere anche in agosto.