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Falsi finanzieri arrestati ad Acerra

I falsi finanzieri avevano preparato tutto: pettorine della Guardia di Finanza, lampeggianti, pistola.

Quello che non avevano messo in conto, però, era la reazione della vittima.

Ed è stata proprio grazie a questa che il piano dei falsi finanzieri è fallito: l’uomo è riuscito a liberarsi e li ha inseguiti, i carabinieri sono arrivati in pochissimo tempo, chiamati dalla moglie.

In manette sono finiti due napoletani, il 35enne Luigi Mancinelli, già sottoposto alla semi libertà, e il 45enne Giuseppe Beneventano.

Sono accusati di sequestro di persona, rapina e lesioni e sono in corso le ricerche dei due complici riusciti a scappare.

È successo ad Acerra, in provincia di Napoli.

Le indagini sono in corso per accertare se il gruppo sia coinvolto in altre rapine simili avvenute nella provincia Nord di Napoli o nel Vesuviano, dove pochi giorni fa è stato registrato un episodio praticamente identico.

I criminali, in quattro, hanno preso di mira l’abitazione di un imprenditore e sono arrivati all’uscio con la tecnica dei falsi finanzieri.

In borghese, ma con segni distintivi come casacche e cappellini con stemmi della Guardia di Finanza, si sono presentati come militari e hanno detto di essere lì per effettuare una perquisizione.

In casa c’erano la coppia e i figli piccoli.

Una volta dentro si sono svelati: hanno legato l’imprenditore e hanno cominciato a rovistare alla ricerca di oggetti di valore.

L’uomo, però, si è liberato e si è scagliato contro di loro.

Ne è nata una colluttazione, i rapinatori hanno tentato la fuga ma la vittima non ha mollato la presa e li ha inseguiti mentre la moglie ha allertato il 112.

I carabinieri della stazione di Acerra, insieme a quelli della sezione Radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna, sono piombati sul posto in pochi minuti e hanno bloccato due dei criminali, mentre gli altri due sono riusciti a scappare con parte della refurtiva.

I due rapinatori sono stati trasferiti in ospedale a causa delle ferite riportate nel corso della colluttazione; uno di loro è stato dimesso con 7 giorni di prognosi.

L’imprenditore, anche lui dovuto ricorrere a cure mediche, ha avuto 10 giorni di prognosi.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.