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Carcere di Nisida: rissa tra detenuti stranieri e napoletani

Mattina di forte tensione, quella di ieri 17 marzo, nel carcere minorile di Nisida, a Napoli.

Qui, secondo quanto denunciato da il Sappe, è scoppiata una rissa tra detenuti, stranieri e napoletani.

Durante la rissa nel carcere di Nisida è rimasto ferito un ragazzo straniero. Quest’ultimo procurandosi una mazza, aveva cercato di colpire altri giovani detenuti e un agente di polizia penitenziaria. Il quale, per le ferite riportate, ha dovuto far ricorso a cure mediche.

“Solo l’intervento in massa del personale di Polizia Penitenziaria in servizio riusciva poi a riportare la situazione alla calma e a ripristinare la sicurezza dell’istituto”. Questo quanto afferma Federico Costigliola, coordinatore regionale per i minori per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, riguardo l’accaduto di ieri mattina.

La denuncia del Sappe riguardo la presenza di detenuti stranieri provenienti dal Nord Italia

Secondo quanto detto da il Sappe in una denuncia “va fatta, inevitabilmente, un’attenta analisi di quanto sta accadendo nel Distretto Minorile Campano, dove si vedono continui disordini, derivanti dell’assegnazione di l’utenza straniera proveniente dal nord Italia. È ormai evidente che tra l’utenza straniera e quella campana, non vi è possibilità di civile convivenza dal momento in cui questo tipo di dinamiche si presentano ormai con una frequenza altissima e spesso chi deve farsi carico di tutte le problematiche ed i rischi che ne conseguono, è il personale di Polizia Penitenziaria che, purtroppo, vive da mesi il proprio luogo di lavoro come una trincea”.

Infatti, quello di ieri mattina al carcere di Nisida non è un episodio isolato. A novembre, il segretario regionale dell’Uspp Ciro Auricchio chiedeva lo stop dei trasferimenti verso la Campania e il Sud di detenuti provenienti dalle carceri del Nord Italia.

“Quasi sempre – spiegava – si tratta di detenuti stranieri che si sono resi autori di svariati atti di violenza, anche nei confronti del personale, riluttanti a qualsiasi regola e/o trattamento penitenziario, che vanno ad aggiungersi a quelli del nostro territorio, negli ultimi tempi in aumento per l’escalation di reati commessi da minorenni, come i fatti di cronaca ci narrano. E tutto questo sta determinando un notevole aumento degli eventi critici nelle carceri per minorenni campane”.