È il 15 gennaio quando apre le porte per la prima volta al pubblico il British Museum, siamo nel 1759.
Fondato nel 1753 da Sir Hans Sloane, medico e naturalista, venne acquistato per ventimila sterline dallo stato britannico.
La collezione di Sir Hans Sloane era principalmente dedicata all’etnografia, all’archeologia e alla paleontologia.
Nel XIX secolo il British Museum fu trasferito nella sua sede attuale e le sue collezioni furono notevolmente ingrandite; aumentò il numero di reperti archeologici e sculture antiche, comprese quelle provenienti dal Partenone e di raccolte di oggetti medievali. Le collezioni di storia naturale andarono a formare il nuovo Natural History Museum.
Il museo ospita circa 8 milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura dell’umanità dalle origini alla contemporaneità. Si trova a Great Russell Street a Londra.
264 anni fa apre le porte al pubblico il British Museum
Quando apre le porte al pubblico il British Museum vanta una collezione di 70mila oggetti tra reperti archeologici, monete, libri e manoscritti.
Lo scopo del museo era quello di unire le persone e raccontare la storia dell’umanità e delle sue differenze nel mondo unendo passato e presente.
Ad oggi il British Museum possiede un tesoro di inestimabile valore.
I numerosi visitatori possono ammirare su una superficie di circa 54.000 mq milioni di oggetti.
Si passa da ossa preistoriche alla tomba Payava del IV secolo a.C. proveniente dalla Grecia, ma non solo.
Vi sono inoltre blocchi del Partenone, mummie egizie, la Stele di Rosetta, intere sale di palazzi assiri, dipinti, ceramiche, vasi, tombe, sculture, sarcofagi, gioielli, lampade, papiri, teschi e scheletri, ecc.
Il numero dei reperti è, ovviamente, destinato a crescere, questo perché qui arrivano la maggior parte dei ritrovamenti nazionali e i lasciti sono frequenti. Inoltre molto spesso si verificano nuovi acquisti.
Attualmente oltre alla collezione permanente, il British Museum ospita mostre ed esposizioni temporanee di importanza internazionale.