Henry Ford ottimizza il lavoro degli operai nelle fabbriche grazie alla catena di montaggio, usata ancora oggi.
Chi lavora in fabbrica lo sa, specialmente nella lavorazione di un prodotto, ci sono diversi passaggi da eseguire gradualmente, affinché quest’ultimo venga perfetto. L’intero processo di assemblaggio avviene mediante la famosa “ catena di montaggio”, che non c’è sempre stata ma è stata introdotta da Henry Ford nel ‘900.
Le origini della catena di montaggio, gli esempi tratti da Henry Ford
In realtà Henry Ford non creò dal nulla questa procedura, ma ne seppe trarre insegnamento da alcuni esempi di lavoro organizzato.
Ben prima del ‘900, c’era già un prototipo di catena, quella dei cantieri navali che facevano parte della Repubblica di Venezia: qui le navi durante la costruzione venivano spostate lungo un canale, e venivano poi allestite da maestranze specializzate utilizzando determinati componenti standard.
Un altro esempio è il lavoro organizzato in Cina. Qui lo stato deteneva il controllo sulla produzione di attrezzi agricoli in metallo, porcellane, armature e armi, secoli prima che la produzione di massa apparisse in Europa.
Forse l’esempio più importante però, in epoca industriale, è la catena di produzione continua della Marina militare britannica.
Dunque Henry Ford, traendo ispirazione da tutti questi esempi, introduce nel 1913 la catena di montaggio come procedura standard.
Henry Ford e il fordismo
Già proprietario dell’omonima fabbrica automobilistica, egli non solo sviluppo tr procedura, ancora oggi usata per di più; ma grazie ad un team di ingegneri sviluppò intere fabbriche basate sul concetto della catena di montaggio, ed i benefici che le sue industrie trassero, in termini di abbattimento dei tempi di produzione e risparmio economico furono così grandi che poi anche la maggior parte delle compagnie industriali dell’epoca cominciarono ad assumere questo metodo.
Si creò così un nuovo modo di intendere la produzione seriale che prese il nome di “Fordismo”.
L’altra faccia della medaglia
Purtroppo una tale procedura lavorativa sviluppo anche dei risvolti sociali negativi:il lavoro ripetitivo e meccanico richiesto agli operai diede vita al fenomeno dell’alienazione della psiche, nonché disturbi motori negli operai stessi.
Henry Ford ricevette tantissime critiche, alle quali egli tentò di rispondere installando nelle fabbriche dei presidi medici, volti a ridurre inconvenienti sopracitati.