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Stop alla violenza sulle donne: 2 brani da ascoltare

Nella giornata contro la violenza sulle donne, anche la musica ha sempre cercato di dare il suo contributo.

La musica si sa arriva dappertutto, ed è in grado di esprimere quello che abbiamo dentro. Oggi è una giornata molto importante, la giornata che sensibilizza contro la violenza sulle donne, e la musica non si è mai tirata indietro, neanche dinnanzi ad argomenti così delicati.  La musica ha prodotto brani capaci di empatizzare con le vittime, e sensibilizzare le persone.

Ecco 2 bellissimi brani, forse poco conosciuti, ma molto forti e crudi, che descrivono una situazione spesso provata dalle donne vittime di violenza.

Stop violenza sulle donne, 2 brani da ascoltare

Rose Spezzate 

C’è un brano datato 2009, di una bravissima Anna Tatangelo. Il brano racconta la nuova vita di questa donna,dopo una relazione violenta, fortunatamente finita; ma come spesso succede, a volte i fantasmi continuano a tormentare le vittime, in determinati momenti.
La Tatangelo esprime chiaramente la sensazione di vergogna provata dalla vittima, le parole che vengono cantate sono terrificanti per chi le ascolta e per chi si immedesima:

Qualche notte ancora sento le sue maniPoi la mia vergogna dentro gli ospedaliDove ho imparato anche a recitareQuella scusa scema che non so spiegare
Come “son caduta sola per le scale”Ero sorda e cieca, troppo innamorataDi quel gran bastardo che mi ha consumata…”

La signora del quinto piano- quando la violenza sulle donne uccide 

Se nel brano della Tatangelo la vittima sta ricominciando a vivere, in questo di Carmen Consoli ascoltiamo una vera e propria vicenda di terrore.

Il brano racconta la vicenda di una donna che, dopo aver denunciato l’ex compagno per stalking, viene uccisa dall’uomo e ritrovata murata in bagno.

Lei aveva provato a rivolgersi agli inquirenti, ma loro le avevano risposto che non c’era alcun bisogno di avere paura.

Quante volte abbiamo sentito di situazioni simili? Quante di loro hanno provato a chiedere aiuto ma è stato sottovalutato il problema? La canzone di Carmen Consoli descrive una fine tragica, che trova radici anche nella realtà.

La signora del quinto pianoHa un piccone in salottoUn guardiano fidatoIl suo ex è ogni sera davanti al portoneCon un martello in manoNon v’è ragione alcunaDi aver pauraDi aver pauraQuesta è una conlcusioneDei funzionari della questura…”

La Consoli sottolinea un aspetto importante di questa vicenda, il chiedere aiuto a chi di dovere ma senza riuscirci. Purtroppo, anche questo ha radici nella realtà, perché se vediamo le percentuali di donne uccise, scopriamo che almeno 3 donne su 10 chiedono aiuto alle forze dell’ordine. Qui la donna riceve una doppia pugnalata, quella che riceve fisicamente dal suo ex compagno, e quella che, inconsapevolmente? , riceve da chi dovrebbe dare aiuto.