Inizia una stagione speciale per il Teatro San Carlo. Proprio oggi, sabato 8 ottobre alle 19, la diva del canto lirico Anna Netrebko inaugurerà la splendida stagione di Concerti 2022 – 2023. L’inaugurazione inoltre vuole anche celebrare i cento anni dalla nascita di Maria Callas. A coronare il tutto stasera sarà Jader Bignamini che dirigerà l‘Orchestra del Lirico di Napoli.
In programma l’esecuzione di splendide quanto classiche arie del repertorio lirico italiano, russo, tedesco e francese. La locandina ci mostra in successione “Piangete voi? Al dolce guidami..Coppia Iniqua” da “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti. Poi ancora “Un bel dì vedremo” tratta da “Madama Butterfly” di Puccini e “Ben io tʼinvenni… Anchʼio dischiuso un giorno” dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi.
La seconda parte si aprirà con la lirica francese. Prima “Printemps qui commence” da “Samson et Dalila” di Camille Saint-Saëns e “Dieu! Quel frisson court dans mes veines?” da “Roméo et Juliette” di Charles Gounod. Nell’ultima parte invece “La dama di Picche” di Pëtr Ilʼič Čajkovskij con la splendida “Uzh polnoch blizitsya… Akh! Istolimas ya gorem”. Successivamente “Morte di Isolde” da “Tristan und Isolde” di Richard Wagner.
Anna Netrebko, celebre soprano di cittadinanza russa ma naturalizzata austriaca, è ormai famosa in tutto il mondo. Il suo repertorio spazia dai compositori come Wagner a Čajkovskij, opere di Mozart fino ad opere italiane come quelle di Verdi e Puccini. La sua carriera iniziò quando venne notata dal grande Valerij Gergiev, che diviene il suo mentore. Esordì dunque sotto la sua guida nel 1994 con “Le nozze di Figaro”. Il successo vero e proprio arrivò però solo quandò interpretò il ruolo di Ljudmila in “Ruslan e Ljudmila” di Michail Ivanovic Glinka. Da quel giorno è stata una escalation di successi. La Netrebko ha cantato nei teatri più importanti del mondo. Il soprano russo era già stata nel massimo teatro napoletano già l’anno scorso quando grazie alla sua splendida interpretazione dell“Aida” di Giuseppe Verdi si avvalse dei complimenti della critica.