Le immagini del fiume Oder hanno fatto il giro del mondo.
Le centinaia di tonnellate di pesci morti sono qualcosa che difficilmente dimenticheremo.
Un disastro ambientale in piena regola, con il consueto rimpallo di responsabilità tra i governi coinvolti.
Questa volta centro della polemica i governi di Berlino e Varsavia.
La domanda una sola, quanto accaduto al fiume Oder si poteva evitare? Ma soprattutto quali sono le cause di questo disastro?
Fiume Oder: cronache di un disastro
La moria di pesci avvenuta lungo il tratto del fiume tra la Germania e la Polonia sarebbe imputabile alla presenza di microrganismi rari noti come crisoficee o alghe dorate.
Anna Moskwa, ministra dell’Ambiente del governo di Varsavia, ha dichiarato che da accertamenti approfonditi condotti sul fiume: “sono stati trovati microrganismi rari, le cosiddette alghe dorate, nei campioni d’acqua del fiume Oder. La fioritura delle alghe potrebbe aver causato la comparsa di tossine che uccidono pesci e vongole, ma non sono considerate dannose per l’uomo”.
Stando a quanto riportato sul Guardian l’alga rilevata nelle acque del fiume che attraversa Repubblica Ceca, Germania e Polonia si trova solitamente nelle acque salmastre dove i fiumi incontrano il mare, ma e’ noto che si diffondono più nell’entroterra quando ci sono alti livelli di salinità nell’acqua.
Le autorità polacche stanno ora studiando se le concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti e salinità possano essere collegate al cambiamento climatico, già ritenuto responsabile di una maggiore evaporazione dei corsi d’acqua interni.
Tra i possibili responsabili anche i fertilizzanti usati nei terreni agricoli adiacenti al fiume che hanno il potenziale per provocare fioriture algali, questo stando a gli scienziati attualmente impone sul fiume.
Altra ipotesi al vaglio sulle origini del disastro – che ha costretto molti comuni tedeschi a imporre il divieto di balneazione e pesca nel fiume – c’è anche quella di una fuoriuscita di sostanze chimiche.
In ogni caso è sempre la mano dell’uomo che altera gli equilibri naturali causando danni all’ambiente.