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“Bagno pompeiano”, un dipinto di Domenico Morelli

Il dipinto “Bagno pompeiano” di Domenico Morelli è oggi conservato a Milano presso la Fondazione Internazionale Balzan.

Esso è ambientato all’interno delle Terme Stabiane.

Domenico Morelli, ben conosceva quegli spazi.

Egli ebbe modo appena due anni prima di studiare dal vero l’antistante apoditerium femminile stesse delle Terme Stabiane.

Ebbe così l’ispirazione per il suo famoso dipinto “Bagno pompeiano”.

La stanza raffigurata è quella del bagno circolare, il Calidarium.

Si tratta di un luogo accogliente e coperto, dove in tempi antichi si svolgeva gran parte della quotidianità della gente comune.

Ciò che rappresenta è una pittura di storia in senso verista, che proprio in Domenico Morelli trova uno dei suoi interpreti più coerenti.

Le figurette delle bagnanti, definiti da corposi tocchi di colore si dispongono in un ambiente con all’interno una grossa vasca in muratura accessibile da scaloni.

La stanza è decorata con nicchie dai motivi floreali e uccelli.

Curiosità

Nel raffigurare il pavimento, Domenico Morelli ha effettuato una rivisitazione. Essi sono infatti rappresentanti in cotto, anziché in mosaici, come nella realtà.

Infatti va detto che l’accesso in questi ambienti era consentito soltanto attraverso un permesso delle autorità borboniche.

Morelli dovette quindi fare affidamento ai disegni dal vero realizzati dall’amico Giacinto Gigante.

Biografia

Nato a Napoli, nel 1823, Domenico Morelli iniziò a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1836. Nel 1848 vinse un concorso che gli permise di recarsi a studiare a Roma dove, dopo aver preso parte ai moti del 1848, fu incarcerato per un breve periodo.

Oltre ad essere uno dei più grandi artisti del XIX secolo, fu anche un politico, infatti ricoprì la carica di Senatore del Regno d’Italia durante la XVI legislatura.

Le sue prime opere pittoriche erano ispirate all’arte Romantica. Nel 1850 visitò Firenze dove ricevette il suo primo riconoscimento pubblico per la sua opera “Gli iconoclasti“.

In seguito il suo stile pittorico mutò, infatti Morelli scelse di avvicinarsi alla pittura realista. Creando uno stile del tutto nuovo, fondeva quelle che erano le  basi pittoriche romantiche con le tecniche veriste.

Fu poi direttore dell’Accademia di Belle arti di Napoli nel periodo che va dal 1899 fino al 1901.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.